Il lavoro di Terre des Hommes in IRAQ

L’Iraq è una terra dove si incrociano due crisi e due storie di sofferenza. Da decenni infatti il conflitto iracheno iniziato con la seconda Guerra del Golfo nel 2003 porta instabilità e povertà per la popolazione civile. Con lo scoppio della guerra in Siria è seguito l’arrivo di centinaia di migliaia di rifugiati siriani contemporaneamente all’avanzata di ISIS, che ha stabilito il suo quartiere generale nella città di Mosul nel Kurdistan iracheno.

Milioni di iracheni hanno dovuto lasciare le loro case fuggendo la violenza inaudita del cosiddetto Stato Islamico e solo negli ultimi anni, con la sua sconfitta, stanno ritornando nelle loro comunità di origine. Si calcola che 2,8 milioni di persone abbiano bisogno di aiuti umanitari per sopravvivere. 

QUALI SONO LE CONSEGUENZE DI QUESTI CONFLITTI PER LA POPOLAZIONE CIVILE?

Le conseguenze non sono solo economiche: oltre a perdere tutto quello che avevano sfollati e rifugiati hanno vissuto eventi traumatici che li hanno segnati profondamente, nel fisico e nella psiche. Moltissimi hanno sviluppato disabilità e non hanno potuto accedere a servizi d’assistenza e cura. Molti centri sanitari sono stati distrutti o sono inadeguati. I bambini hanno potuto frequentare la scuola solo saltuariamente, accumulando forti ritardi che li espongono a rischio di abbandono scolastico, lavoro minorile e matrimoni precoci.

Terre des Hommes è presente in Iraq dal 2003 e ha aperto un ufficio nel Kurdistan Iracheno nel 2014 a soccorso dei  siriani e iracheni in fuga dalle violenze dell’ISIS. In questi anni abbiamo operato nei governatorati di Erbil, Ninive, Baghdad, Bassora e Anbar per i rifugiati siriani, i profughi iracheni e le comunità ospitanti più vulnerabili. Con la sconfitta di ISIS e il ritorno dei profughi nei loro villaggi abbiamo attivato specifici interventi.

COME AIUTIAMO I BAMBINI E LE FAMIGLIE IN IRAQ?

• Per favorire il ritorno a scuola delle bambine e dei bambini profughi organizziamo attività di recupero scolastico, educazione informale e doposcuola. Ristrutturiamo scuole e le riattrezziamo, perché siano più confortevoli e accessibili anche per i bambini con disabilità. Organizziamo corsi per gli insegnanti su educazione inclusiva, violenza di genere e protezione dei minori. Con i genitori organizziamo degli incontri sull’importanza dell’istruzione. Offriamo corsi di formazione professionale per adolescenti e giovani.
• In contesti così complessi la protezione delle bambine e dei bambini è fondamentale. Da un lato forniamo supporto psicologico e sociale ai minori soli, ai minori detenuti, ai bambini in situazione di disagio e/o vittime di violenza e ai loro genitori. Dall’altro promuoviamo la costruzione di meccanismi di protezione e prevenzione a livello comunitario. Sensibilizziamo le comunità locali sui diritti dei minori e la loro protezione. Offriamo assistenza legale ai bambini e agli adulti senza documenti d’identità. Coinvolgiamo i giovani per migliorare la coesione sociale nelle comunità e proteggere i minori.
• Offriamo cure mediche di base e dentistiche ai profughi, rifugiati e alle famiglie vulnerabili, anche grazie a cliniche mobili che si muovono nelle aree più difficili da raggiungere. Visitiamo le donne incinte e le neomamme con i loro bambini, fornendo eventuali medicinali e integratori. Mettiamo a disposizione dei bambini con disabilità sessioni di fisioterapia per migliorare la loro mobilità e qualità di vita. Organizziamo campagne di sensibilizzazione su igiene e salute dei bambini, prevenzione dei contagi anche da Covid. 

I donatori maggiori per i nostri progetti in Iraq sono UNICEF, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) del Ministero degli Esteri, Polish Medical Mission e il Ministero federale per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo tedesco.