Mi chiamo Isabel, ho 14 anni, e non sono più indifesa.
Sono nata tra le Ande in una famiglia poverissima e come per molte altre bambine del mio villaggio il mio destino era segnato: dovevo andare in città a lavorare.
Era un inferno, dormivo su una stuoia nel sottoscala per poche ore perché dovevo solo lavorare, quando sbagliavo qualcosa erano sempre urla e schiaffi. Non mi mandavano a scuola, mi dicevano che era inutile per una contadina come me. Ma la cosa peggiore era che il padrone abusava di me. Avevo paura, mi vergognavo.
Ho sopportato e vissuto come una schiava finché finalmente non mi sono decisa a parlare con una donna che già tante volte mi aveva cercato. Era un’operatrice di Terre des Hommes. Le ho raccontato tutto e lei mi ha aiutata. Ora sono libera e posso schierarmi in difesa delle troppe bambine che hanno bisogno di aiuto.
Sono ancora centinaia le bambine a cui è negato il diritto di vivere un’infanzia felice.
Scopri come aiutarle >>
"Finché un solo bambino rimarrà affamato, malato, abbandonato, infelice e sofferente, chiunque sia, dovunque sia, il movimento Terre des Hommes, creato per questo scopo, si impegnerà per il suo immediato e completo soccorso." (Edmond Kaiser, Fondatore Terre des Hommes)
Apriamo e sosteniamo centri di accoglienza per bambine e ragazze vittime di sfruttamento, bambine-spose e ragazze disabili. In questi luoghi offriamo supporto psicosociale, educazione informale, corsi ricreativi in base alle diverse fasce d’età, corsi di professionalizzazione e un posto sicuro dove le bambine possono finalmente vivere serene, riappropriarsi della loro infanzia, fare amicizia e iniziare a sognare un futuro migliore. I nostri operatori non si chiudono nei centri ma sono delle vere e proprie sentinelle: si recano nei luoghi dove è più facile incontrare ragazze sfruttate o maltrattate, ad esempio nei mercati e nelle scuole. Fanno domande, le aiutano ad aprirsi e offrono loro una via d’uscita dalle sofferenze che sono costrette a subire. In diversi paesi lottiamo contro l’infanticidio femminile: lo facciamo instancabilmente, seguendo la gravidanza, sensibilizzando le famiglie per settimane o mesi e nei casi in cui non ci sia alternativa, accogliamo le neonate nei nostri centri dove potranno crescere serene.
La nostra azione non si ferma all’estero ma lavoriamo anche in Italia per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione delle bambine nel mondo e nel nostro paese. Dal 2012, ogni anno stendiamo un dossier che presentiamo alle istituzioni, abbiamo realizzato varie indagini sul maltrattamento sui bambini e sulle bambine, che ci hanno permesso di arrivare a una prima quantificazione del fenomeno nel nostro Paese, dei costi dovuti alla sua mancata prevenzione e a formare decine di pediatri sul maltrattamento.
Resta ancora molto da fare, scendi in campo con noi indifesa delle bambine!