Quello che le mamme non dicono Il nuovo report di Terre des Hommes - Terre des Hommes Italia

Quello che le mamme non dicono Il nuovo report di Terre des Hommes

Diventare mamme non è uguale a tutte le latitudini. In occasione della Festa della Mamma, che quest’anno ricorre domenica 8 maggio, Terre des Hommes ha raccolto la voce di 800 mamme da 11 paesi nel mondo che in una survey online hanno raccontato le difficoltà incontrate durante la maternità, le differenze di genere nel lavoro di cura, paure, sogni e aspettative per il futuro dei loro figli.

Le mamme si sentono sole e vorrebbero più supporto, non solo pratico, ma anche psicologico ed emotivo. A prescindere dalla latitudine, il 67,3% delle mamme che ha partecipato al questionario ha dichiarato di sentirsi sola durante la gravidanza e 1 su 2 (52%) crede che il lavoro di cura dei propri figli non sia diviso equamente con il proprio partner.
Lo confermano purtroppo anche i dati rilevati da UN Women, a livello globale, ci sono più di 100 milioni di madri che crescono i loro figli da sole e le donne svolgono il triplo del lavoro domestico e di cura non retribuito rispetto agli uomini.
Troppo spesso, per le donne in ogni parte del mondo, la maternità significa ancora dover rinunciare a qualcosa: il 65,3% tra loro ha dovuto rinunciare a qualcosa, in particolare allo studio (28,3%) al lavoro (20,9%) o alle amicizie (16,1%).

A preoccupare le mamme oggi è la violenza a cui sono esposti i figli, soprattutto la violenza per strada (69,7%) e sul web (55,3%) e le discriminazioni di genere che rischiano di subire le figlie femmine, nel lavoro, il 44,6% crede che bambine e ragazze non abbiano uguale accesso alla carriera lavorativa, così come nella gestione delle risorse famigliari (lo afferma 1 mamma su 4). Per quanto riguarda il percorso scolastico invece c’è più ottimismo, solo il 24,5% pensa che bambine e ragazze siano discriminate nella scelta dei propri studi.

La survey è stata distribuita anche tra le dipendenti dell’azienda RGI Group partner di Terre des Hommes per la Campagna indifesa, che, per quanto riguarda paure e aspettative per i propri figli, confermano in larga misura le risposte arrivate dai Paesi più poveri del mondo.

Se è vero che l’esperienza della maternità non è uguale a Milano, come in Nicaragua o in Mozambico, solo il 5% delle mamme di RGI Group che hanno risposto all’indagine ha dovuto rinunciare ai suoi studi a causa della maternità e la maggior parte delle donne che ha partecipato alla survey afferma di non essersi sentita sola durante la gravidanza (60,7%); è anche vero che interrogate sulle paure, o le aspettative per i loro figli le risposte delle mamme italiane sono molto simili a quelle di tutte le altre mamme nel mondo: la violenza è la principale preoccupazione delle mamme, in particolare violenza online (95%) e perstrada (73,8%), mentre il 54% delle mamme RGI Group coinvolte nella survey ha dichiarato che la cosa più importante per il futuro dei propri figlie è crescere in una famiglia serena.

Terre des Hommes per le mamme ucraine

Il lavoro di Terre des Hommes per proteggere i bambini e le bambine non può prescindere dal sostegno diretto alle madri, nei diversi Paesi del mondo in cui la Fondazione è presente sono diversi gli interventi rivolti alle donne per dare loro tutto l’aiuto possibile ad accudire educare e proteggere i loro figli e figlie.
La Fondazione Terre des Hommes è da sempre attiva nelle emergenze umanitarie per proteggere le bambine, i bambini e le loro famiglie. All’insorgere della guerra in Ucraina l’organizzazione ha avviato una serie d’interventi a favore delle mamme in fuga dal Paese con i loro bambini, in Polonia e in Italia, con distribuzione di kit con beni di prima necessità, supporto psicosociale, educativo, orientamento ai servizi del territorio e visite mediche.

Ascoltare la voce delle mamme

Non sono solo i numeri a parlare, la voce delle mamme esprime un’estrema consapevolezza: quella che hanno nel delineare i problemi e le soluzioni. Lavoro e imprenditoria femminile; contrasto al machismo che le rinchiude in un ruolo ancillare nelle loro società e che le condanna a difendersi da una violenza che si esercita, come un diritto ancestrale, sui loro corpi e su quelli delle loro figlie; accesso alla salute e all’istruzione di qualità: ecco le loro ricette per un futuro.

“Quello che le mamme non dicono” è anche la raccolta delle storie di queste mamme che nonostante la solitudine, la povertà, il pericolo della guerra proteggono i loro figli e sono ancora in grado di sognare per loro un futuro migliore. 7 di queste storie insieme a un breve trailer sono raccontate attraverso dei video disponibili sul sito quellochelemammenondicono.org dove è possibile scaricare anche il report con le risposte della survey, le testimonianze e gli interventi che Terre des Hommes porta avanti in Italia e nel mondo per sostenere le mamme e proteggere i bambini e le bambine.

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