Emergenza adolescenti in ritiro sociale

Emergenza Adolescenti in ritiro sociale

Re.Stars è l’acronimo di Rete Territoriale per gli Adolescenti in Ritiro Sociale ed è il titolo del nuovo progetto di Terre des Hommes, insieme a Comunità Nuova, Il Girasole, Zero5 Coop Soc e le UONPIA dell’ASST Santi Paolo e Carlo finanziato da Fondazione Cariplo. Partito a febbraio 2023, l’intervento intende contrastare il disagio sociale tra gli adolescenti attraverso un approccio multidisciplinare, innovativo e complementare all’intervento sanitario pubblico.  

La sindrome di Hikikomori

Dalle stime più aggiornate, sarebbero 50.000 gli adolescenti in Italia che manifestano questa forma particolare di disagio, il ritiro sociale, conosciuto anche, nella sua forma più grave, come sindrome di Hikikomori.[1]

Il ritiro sociale consiste nel sottrarsi gradualmente alle opportunità di interazione sociale fino alla chiusura totale al mondo ed è una condizione clinica sempre più diffusa tra gli adolescenti ed emersa soprattutto durante i lockdown del 2020 e 21. Lo confermano i servizi di Neuropsichiatria Infantile che osservano una maggior diffusione e maggiori richieste di intervento.

“Il progetto Re.Stars nasce da un’attenta valutazione del fenomeno del disagio sociale e della fragilità psicologica degli adolescenti che noi dell’ASST Santi Paolo e Carlo incontriamo ogni giorno. Grazie a questo intervento innovativo possiamo offrire, insieme a Terre des Hommes e ai partner, una risposta funzionale a supportare l’utenza, con una metodologia innovativa, flessibile e che crediamo porterà a dei successi.”Afferma Marco Siviero, Neuropsichiatra infantile ASST Santi Paolo e Carlo.

A Milano, nelle UONPIA dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale “Santi Paolo e Carlo” che partecipano al progetto Re.Stars (che si concentra sul Municipio 6,7,8) ogni anno si effettuano interventi di tipo terapeutico e riabilitativo su una media di circa 100 adolescenti (12-17 anni).  Di questi sono circa il 20% i ragazzi che presentano condizioni di ritiro sociale, a diversi livelli di gravità: da un totale isolamento a difficoltà nel mantenere relazioni stabili e significative; tutti con interruzione o discontinuità del percorso scolastico.”

Se ospedalizzati per condizioni cliniche acute, una volta rientrati a casa hanno assoluta necessità di essere delicatamente affiancati e supportati, nella ricostruzione di un sé e nell’individuazione di risorse personali che possano aiutarlo riappropriarsi di una dimensione di socialità serena con gli altri.

L’intervento clinico / sanitario da solo non può bastare: occorrono supporto psicologico, educativo, accompagnamento lento verso una ripresa difficile di una quotidianità equilibrata.

La proposta del progetto Re.Stars

Re.Stars propone un modello di intervento in grado di rispondere ai diversi livelli di fragilità che gli adolescenti in carico o dimessi dalle UONPIA presentano.

A seconda della gravità del caso, il dispositivo Re.Stars mette in campo interventi che rispondono ad una scala di intensità relazionale differente, nel rispetto delle condizioni del ragazzo/a.

Oltre a una formazione specifica per gli operatori dell’ambito socioeducativo e psicologico, impegnati nel supporto agli adolescenti in ritiro sociale o a rischio di ritiro, il progetto prevede quindi delle attività che si articolano su 4 livelli per rispondere nel modo più adeguato alle necessità di ogni singolo ragazzo o ragazza coinvolta.

Per coloro che presentano forme più lievi di ritiro sociale saranno proposte attività ricreative e sportive con i loro pari, o in casi leggermente più complessi piccole attività laboratoriali di tipo psicosociale, fuori dal proprio domicilio.

Gli adolescenti con maggior fragilità riceveranno un supporto individuale multidisciplinare, lasciando spazio però, che, nei casi più gravi di forte rituro sociale, ad interventi specializzati di Pet therapy.

Supporto anche per gli adulti di riferimento

Oltre alle azioni di diretto supporto agli adolescenti, Re.Stars prevede la sensibilizzazione e l’accompagnamento dei genitori e degli adulti di riferimento per questi ragazzi e ragazze.

Federica Giannotta Responsabile Advocacy e Programmi Italia di Terre des Hommes: “Il disagio sociale tra gli adolescenti sta emergendo sempre di più come una vera emergenza, soprattutto dopo la pandemia. Siamo grati a Fondazione Cariplo che ha compreso pienamente la nostra proposta progettuale innovativa, perché nata da una attenta valutazione del bisogno, fatta insieme agli esperti dell’Ospedale San Carlo, e ha deciso di finanziarla permettendoci di creare un forte partenariato con le competenze specifiche necessarie a fornire una risposta integrata e un supporto tempestivo ai ragazzi e alle ragazze che vivono questa forma di disagio.”

“Il benessere psicologico dei minori è anche per il 2023 uno dei temi prioritari di Fondazione Cariplo che infatti prevede già un nuovo bando a inizio primavera, con un budget di 3,5 milioni di euro. Davanti al crescente malessere dei giovani, la Fondazione ha messo in campo risorse per favorire progetti di ricomposizione sul territorio, capaci di connettere diverse competenze e diversi soggetti attorno al problema.”

“La risposta del territorio ha superato le aspettative, sia in termini di quantità che di qualità dei progetti proposti, e per questo abbiamo deciso di aumentare nel 2022 il budget a disposizione portandolo da 2,5 a 5,2 milioni di euro. Sostenere i ragazzi e le loro famiglie nell’affrontare il malessere emotivo e psicologico è una sfida cruciale e complessa che possiamo affrontare solamente unendo le forze.” Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo

 

[1] https://www.gruppoabele.org/it-schede-1579-vite_in_disparte

 

 

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