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Dieci anni, l’inizio dell’adolescenza. L’età in cui una bambia vede tutte le possibilità della sua vita futura espandersi davanti a lei… oppure ripiegarsi fino a sparire nel nulla. Come davanti a un bivio, nel momento in cui una bambina arriva alle soglie della pubertà può iniziare a essere più indipendente, a esplorare nuovi interessi. Oppure trovarsi sempre più imbrigliata tra lavori domestici, fare da baby sitter ai fratelli minori, costrette a stare lontano dai banchi di scuola.
In tutto il mondo bambini e bambine devono affrontare sfide enormi. Ma per le bambine la discriminazione è un ulteriore ostacolo sulla strada che porta all’indipendenza e alla piena realizzazione di sè. All’età di dieci anni, milioni di bambine si trovano costrette a pesanti lavori domestici. Il matrimonio (combinato) con un uomo molto più anziano arriverà poco dopo. E potrebbero essere già state costrette a lasciare la scuola.
Al contrario, prendersi cura di queste bambine, aiutale a realizzare il loro potenziale rappresenta il modo migliore per tradurre in realtà gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs). Realizzare il potere delle ragazze può dare un contributo enorme alla salute e al benessere delle loro famiglie, ma anche a quello delle comunità e di interi Paesi. E persino spingere l’econoia globale.
L’Unfpa ha stilato un elenco con dieci fatti che gettano una luce diversa sulle lotte e le sfide che molte ragazze in tanti Paesi del mondo, devono affrontare. Sugli ostacoli che impediscono loro di sprigionare tutto il loro potenziale. E che illustrano chiaramente il perché investire su di loro è importante. Per tutti.
1. Nel mondo ci sono circa 125 milioni di bambini e bambine che hanno 10 anni di età. L’89% di loro vivono nelle regioni meno sviluppate del pianeta. Un bambino su cinque vive in uno dei 48 Paesi che le Nazioni Unite annoverano tra i più poveri e disagiati.
2. Circa 35 milioni le bambine di 10 anni vivono in Paesi che si trovano nei gradini più bassi del Gender Inequality Index e che – quindi – si trovano a vivere in condizioni di discriminazione particolarmente grave. Tutte queste bambine incontrano grandi ostacoli nell’accedere all’educazione secondaria, ai servizi di salute sessuale, non riescono a trovare un lavoro dignitoso e non hanno diritto a fare le proprie scelte.
3. Il 10% delle bambine di età compresa tra i 5 e i 14 anni lavorano in casa per più di 28 ore a settimana. Inoltre il 75% delle piccole lavoratrici non vengono pagate, lavorano nei negozi delle famiglie o nei campi (contro il 64% dei maschi)
4. Ogni giorno 47.700 ragazze con meno di 18 anni vengono costrette a sposarsi. Con tutti i rischi che questo comporta. Ad esempio la pressione a dare alla luce un bambino al più presto mettendo così a rischio la propria salute. Tra le bambine e le ragazze che abbandonano la scuola secondaria, le baby spose sono circa un terzo.
5. Una ragazza su tre subisce violenze nel corso della propria vita, molte durante l’adolescenza. Ogni dieci minuti, una ragazza muore a causa delle violenze e degli abusi subiti.
6. Tra le ragazze di età compresa tra i 10 e i 19 anni l’Aids la prima causa di mortalità. La maggior parte delle infezioni da Hiv sono causate da violenze subite dal partner (le ragazze non hanno il potere di negoziare l’uso del condom) o da stupri. Che sono tragicamente frequenti.
7. Il suicidio è la seconda causa di morte tra le ragazze adolescenti.
8. Istruire le ragazze viene ancora considerato un pessimo investimento: 16 milioni di bambine tra i 6 e gli 11 anni non si sono mai sedute sui banchi di scuola. Il doppio rispetto al numero dei coetanei maschi.
9. Ogni anno in più che una ragazza trascorre sui banchi di scuola si traduce in un salario migliore negli anni successivi. Diverse ricerche hanno dimostrato che istruire le ragazze offre un ritorno annuale migliore (+ 11,7%) rispetto ai maschi (+ 9,6%).
10. Investire nella salute, nell’istruzione e nell’empowerment delle bambine di dieci anni permette alle bambine più vulnerabili di raggiungere la propria indipendenza e sfuggire la povertà. Una ragazza istruita, in buone condizioni di salute e consapevole dei propri diritti ha maggiori possibilità di posticipare il matrimonio e la gravidanza, ha maggiori possibilità di trovare un lavoro migliore e i suoi figli saranno più sani e meglio istruiti. E i vantaggi per la sua comunità e il suo Paese sono anche più grandi. Quando l’energia femminile, l’ambizione e l’ingegno si scatenano, non c’è limite a ciò che le ragazze – e il resto dell’umanità – posono raggiungere

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