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In Bangladesh, un’adolescente di sesso femminile che usa il cellulare è “una cattiva ragazza”. Mentre in Malawi “quando una ragazza possiede un cellulare la gente commenta dicendo che ha iniziato a prostituirsi. Invece se un ragazzo fa la stessa cosa, questo significa solamente che sta comunicando con i suoi amici”, racconta Asale, 16 anni. I pregiudizi sull’universo femminile non risparmiano nemmeno il rapporto delle ragazze con la tecnologia. Nello specifico, il possesso e l’uso di telefoni cellulari. È quanto emerge dalla ricerca “Girls and mobile” curata dall’associazione “Girl Effect” e Vodafone Foundation, che hanno intervistato oltre 3mila ragazze e ragazzi in 25 Paesi diversi.
In molti Paesi al centro dell’indagine i ragazzi hanno una volta e mezza più probabilità di possedere un telefono rispetto alle ragazze. Un dato che riflette le ricerche globali secondo cui nei Paesi in via di sviluppo 184 milioni di donne possiedono un cellulare in meno degli uomini. Il divario è maggiore quando si tratta di internet mobile, con il 26% in meno di donne rispetto agli uomini.
Il divario tra gli adolescenti nei Paesi presi in esame dallo studio varia da Paese a Paese. Mentre negli Stati Uniti il 99% delle ragazze possiede un telefono, questa percentuale crolla al 15% in Malawi. Dallo studio poi emerge come a livello globale il 56% delle ragazze non abbia un cellulare (contro il 33% dei maschi) e il 52% delle ragazze ha dovuto prendere in prestito il telefono cellulare da qualcuno (solitamente familiari o amici) contro il 28% dei coetanei maschi.
Le difficoltà per le ragazze ad accedere a smartphone e telefoni cellulari ostacolano lo sviluppo di competenze (alfabetizzazione tecnologica) e le privano della possibilità di accedere a fonti di informazioni preziose (ad esempio sulla contraccezione). “Le ragazze spesso non hanno nessuno che le possa aiutare a esplorare le possibilità d’uso dei telefoni cellulari e mostrare loro nuove funzionalità, specialmente se lo usano in segreto. Questo può mettere le ragazze più a rischio”, si legge nel rapporto.
Quando però le ragazze riescono ad avere un cellulare (o, meglio ancora, uno smartphone), questo può avere un impatto positivo sulle loro vite. “Posso fare un sacco di cose -spiega una ragazza indiana di 18 anni-. Posso compilare moduli online, mandare email. Se devo viaggiare posso controllare gli orari dei treni online. Se rimango bloccata da qualche parte posso contattare i miei familiari. Posso fare un sacco di cose utili con il mio telefono, come studiare o usare il dizionario”.
Ma quali sono le ragioni che impediscono alle ragazze di avere un telefono cellulare? Mentre i maschi devono fare i conti prevalentemente con i problemi economici, per le ragazze l’ostacolo maggiore è rappresentato dai genitori: il 47% del campione indica nel divieto dei genitori (spesso a causa del timore che il possesso di un telefonino possa rappresentare un rischio per la loro sicurezza) il motivo per cui non possiede un cellulare. Un timore condiviso anche da alcune ragazze intervistate che però, si sottolinea nel report, sono quelle che hanno meno accesso a questi strumenti.

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