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Quello delle gravidanze precoci è un fenomeno globale particolarmente evidente in alcuni Paesi del Sud globale, soprattutto laddove il numero di “spose bambine” è particolarmente elevato, ma non risparmia nemmeno l’Europa e gli Stati Uniti. Vengono definite precoci quelle gravidanze che si verificano tra l’inizio dell’età fertile e il compimento dei 19 anni: una fase in cui né il corpo né la mente delle adolescenti sono adeguatamente preparati per far fronte a un evento così dirompente. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ricorda come questo fenomeno abbia “cause ben note e gravi conseguenze sanitarie, sociali ed economiche”.

I numeri nel mondo

Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) nei Paesi a medio e medio-basso reddito ogni anno sono circa 21 milioni le ragazze di età compresa tra i 15 e i 19 anni che rimangono incinte. Per la metà di loro si tratta di gravidanze non pianificate e non volute, spesso frutto di sesso forzato e violenze, e circa 12 milioni mettono al mondo un figlio. La notizia positiva è che a livello globale il tasso di fertilità adolescenziale (ovvero il numero di nati ogni 1.000 ragazze di età compresa tra i 15 e i 19 anni) è diminuito negli ultimi vent’anni passando dai 64,5 del 2000 ai 41,3 del 2022. Anche se con importanti differenze tra le diverse aree del Pianeta: il declino più significativo si è registrato nei Paesi dell’Asia meridionale.

Quali sono i paesi più a rischio

L’Africa sub-sahariana e la regione dell’America Latina e dei Caraibi sono le due aree del mondo in cui i progressi nel contrasto ai matrimoni precoci sono più lenti. Qui infatti si registrano i tassi di fertilità più elevati tra le adolescenti: rispettivamente 99,4 nati ogni mille ragazze tra i 15 e i 19 anni nei Paesi dell’Africa sub-sahariana e 52,1 nati ogni mille ragazze in America Latina e nei Caraibi.

Un’attenzione particolare va rivolta alle ragazze under 15: l’Agenzia delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa) stima che nel 2021 circa mezzo milione bambine in questa fascia d’età abbiano partorito. E la percentuale di diventare madre per una ragazza con meno di 15 anni è molto più alta nei Paesi dell’Africa sub-sahariana (quasi 5 nati ogni mille bambine tra 10 e 14 anni) e in America Latina (2,4 nati ogni mille). Nelle altre aree del mondo, le gravidanze under 15 sono molto meno frequenti, ma con alcune significative eccezioni come Afghanistan e Bangladesh, dove si registrano due nati ogni 1.000 bambine in quella fascia d’età.

I dati sulle gravidanze precoci in Italia

In Italia il numero di bambini nati da mamme adolescenti è in calo da diversi anni. Secondo il Servizio Ricerca e Monitoraggio Area Infanzia e Adolescenza dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, su elaborazione dei dati Istat, nel 2021 i bambini nati da madri minorenni sono stati 891. Nel 2018,  infatti, i bambini nati da madri minorenni erano stati 1.218, scesi a 1.086 nel 2019 e nel 2020 il dato era calato sotto quota mille (923). Più di otto mamme adolescenti su dieci sono ragazze con cittadinanza italiana.

Colpisce ancora la presenza di baby mamme con meno di 15 anni, che hanno concepito un bambino prima dell’età del consenso: nel 2021 i bambini nati da questa fascia di età sono stati 7 e 6 delle mamme sono italiane. La Regione in cui si registra il maggior numero di nati da madri minorenni si conferma la Sicilia (262 nel 2021), seguita da Campania (180), Puglia (89) e Lombardia (84).

Quali sono le cause

È importante innanzitutto precisare che le gravidanze precoci spesso sono il risultato di una combinazione di fattori complessi e interconnessi tra loro:

  • Mancanza di educazione sessuale. In molti Paesi non sono previsti corsi dedicati all’educazione sessuale: ragazzi e ragazze sono quindi poco consapevoli dei rischi legati a comportamenti sessuali non protetti. Le ragazze con un basso livello di istruzione, inoltre, sono ulteriormente penalizzate perché hanno minore accesso alle informazioni sulla salute sessuale e riproduttiva. Possono essere più inclini a prendere decisioni rischiose.
  • Difficile accesso ai consultori e ai contraccettivi. I servizi per la pianificazione familiare -forniti dalle istituzioni pubbliche o da Ong- sono un presidio importante per sostenere e accompagnare le donne. In molti Paesi questi spazi non sono facilmente accessibili: un consultorio può essere lontano da casa e difficile da raggiungere in autonomia, inoltre le ragazze devono avere risorse economiche proprie per acquistare la pillola anticoncezionale o i preservativi. A questi si aggiungono poi lo stigma e i pregiudizi legati alla sessualità delle giovani donne.
  • Matrimoni precoci. In quei Paesi in cui i livelli di matrimoni precoci sono particolarmente elevati cresce anche il numero di mamme adolescenti. Le baby spose hanno meno capacità di negoziare con il partner e sono spesso sottoposte a forti pressioni familiari e sociali per avere figli.
  • Famiglia e ambiente di vita. Contesti familiari difficili, tra cui mancanza di supporto, violenza domestica o carenza di modelli positivi, possono spingere le ragazze ad avviare relazioni intime come un modo per cercare affetto o supporto.
  • Abusi sessuali e violenze. Le giovani donne che hanno subito abusi sessuali possono avere una maggiore vulnerabilità alle gravidanze precoci.
  • Pressioni dai coetanei. L’influenza dei coetanei e il desiderio di conformarsi alle aspettative sociali del gruppo possono portare a comportamenti sessuali a rischio.

Quali sono le conseguenze nella vita delle donne e dei bambini

A livello globale, le complicazioni legate al parto e alla gravidanza rappresentano la seconda causa di morte, dopo la tubercolosi, per le ragazze tra i 15 e i 19 anni, con un’incidenza di 7 decessi ogni 10mila giovani. Il corpo delle adolescenti, infatti, non è adeguatamente sviluppato per portare in grembo un bambino e per affrontare il parto. Gli effetti sulla salute e sul benessere fisico delle adolescenti possono essere molto seri: fistola ostetrica, eclampsia, endometrite puerperale, ipertensione, infezioni sistemiche, anemia e depressione. Le conseguenze avverse della gravidanza e del parto

Anche i bambini nati da madri adolescenti corrono rischi più elevati rispetto a quelli messi al mondo da donne che hanno più di vent’anni: hanno maggiori probabilità di non sopravvivere al parto, di nascere prematuri o sottopeso, condizioni che li mettono a rischio nei primi anni di vita, in particolare nei contesti più poveri.

Che cosa fare per arginare la piaga delle gravidanze precoci

È possibile individuare quattro principali azioni per contrastare e prevenire le gravidanze tra le adolescenti:

  • La lotta contro i matrimoni precoci. A livello globale la stragrande maggioranza delle madri adolescenti sono spose bambine. Spesso sono più giovani dei loro mariti e non hanno la possibilità di pianificare una gravidanza, al contrario sono soggette fin dall’inizio a una forte pressione affinché mettano al mondo un bambino
  • Il sostegno all’istruzione. L’adolescenza è un punto di svolta cruciale pe le ragazze, completare il percorso formativo fino al completamento della scuola secondaria permette loro di avere gli strumenti per compiere scelte informate sul proprio futuro. Inoltre la scuola rappresenta uno dei principali fattori di “prevenzione” dei matrimoni precoci.
  • L’accesso ai servizi di pianificazione familiare. Sono essenziali per permettere a tutte le ragazze di avere informazioni corrette sulla propria salute sessuale e riproduttiva. Una giovane donna informata e consapevole può decidere se e quando avere un bambino.
  • L’accesso alla contraccezione. Svolge un ruolo fondamentale per ridurre la mortalità materna e neonatale. Tuttavia, ancora nel 2019 erano circa 43,2 milioni di ragazze e giovani donne tra i 15 e i 24 anni che non vi avevano accesso.

L’impegno di Terre des Hommes

La nostra organizzazione è fortemente impegnata per assicurare il diritto alla salute e al benessere delle bambine e le ragazze.
Abbiamo avviato interventi mirati per la salute materno-infantile integrando servizi per la salute riproduttiva che tengono conto del contesto socio-culturale per contribuire al raggiungimento dell’autonomia delle baby mamme in questo campo.
Per ridurre il tasso di malnutrizione e anemia delle bambine e le ragazze forniamo supplementi nutrizionali e sosteniamo la costruzione di orti scolastici, comunitari e familiari.
In molti Paesi conduciamo campagne di sensibilizzazione sui rischi dei matrimoni e delle gravidanze precoci, delle malattie sessualmente trasmesse e dell’importanza di un’alimentazione bilanciata.
Puoi sostenere i nostri interventi a favore delle bambine e le ragazze per ridurre le gravidanze precoci e aiutare le baby mamme con una donazione mensile o una tantum.

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