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Un vero uomo non sposa una bambina. Un vero uomo sposa una donna”. Sam Mzenda esordisce così e non se ne vergogna, anzi lo rimarca con orgoglio, due volte.
Nato e residente in Zimbabwe, Sam Mzenda è presente al Global Meeting di Girls not Brides a Kuala Lumpur tra il gruppo nutrito dei giovani attivisti provenienti da tutto il mondo. “Chi pensa che i giovani uomini non sono utili nel contrasto ai matrimoni precoci, sbaglia di grosso: possiamo essere determinanti nel combattere pregiudizi e resistenze sociali a fianco delle ragazze” Perché una delle contro-narrative intorno alle campagne che desiderano scoraggiare i matrimoni precoci è che sarebbe interesse solo delle donne farlo. “E invece no: vale anche per noi maschi. Conviene anche a noi. E’ importante per la salute riproduttiva e sessuale di tutti i sessi nelle nostre comunità. In Zimbabwe ci stiamo impegnando al massimo”.
L’organizzazione di cui Sam Mzenda è direttore si chiama Tariro Youth Development Trust ed è nata nel 2015. Focalizzata sui diritti dei bambini, affronta tutti quei temi e propone tutte le azioni necessarie per promuovere il rispetto dei minori e potenziarne e migliorare la loro vita, dall’educazione alla gender equality. E per questo la Tariro Trust offre anche supporto psico-sociale, si occupa del diritto dei minori ad avere una casa e una famiglia, si impegna sul versante dell’accesso ai servizi di salute riproduttiva e della protezione da HIV (molto diffuso nel Paese) e da infezioni sessualmente trasmisse.
“Nel nostro territorio sono tante le problematiche, lo stigma e le differenze di genere. – sottolinea Mzenda -. Ad esempio, le ragazze mestruate non possono andare a scuola nei giorni del ciclo; anche i maschi sono costretti a scelte matrimoniali forzate e questo accade in molte comunità. Vengono presentate come “necessità religiose” in Zimbabwe, in particolare dalla comunità cristiana evangelica. Con il nostro attivismo diciamo NO e vogliamo dimostrare che le motivazioni religiose a questioni fisiologiche sono solo un bel make-up per mantenere usi tribali che alla gioventù dello Zimbabwe – maschi e femmine – non stanno più bene”.
Così, il gruppo degli attivisti di Tariro Trust fa il giro di villaggi e comunità per spiegare cosa sono l’HIV/AIDS e cosa c’è da fare per evitarli; promuove la salute dei giovani e le buone pratiche per la salute sessuale e riproduttiva; fornisce assistenza medica in tutti questi settori. Inoltre si impegna in campagne per ridurre il numero dei matrimoni precoci; fornisce assistenza legale ai giovani in condizioni di vulnerabilità, ha un gruppo di attivisti impegnati esclusivamente nel settore della salute mestruale.
Lo scorso 21 luglio gli attivisti dello Zimbabwe si sono gemellati con gli ugandesi per la campagna #EndMestrualStigma e hanno organizzato un evento pubblico nella sede della scuola primaria Machiva nel quartiere 32 del distretto di Zaka (provincia di Masvingo).
L’evento ha coinvolto ragazze e ragazzi delle scuole elementari dai 5 ai 7 anni, i loro insegnanti e anche i genitori. Durante l’incontro – finalizzato a far conoscere le motivazioni per le quali i matrimoni precoci non sono raccomandabili – è stato proiettato il film Queen of Katwe che ha un messaggio importante sui pericoli del matrimonio infantile e sui benefici nel ritardarlo. L’evento è stato anche finalizzato a creare consapevolezza sulla igiene durante le mestruazioni. Le ragazze hanno ricevuto informazioni mediche e biologiche sul tema e sono stati suggeriti loro dei modi pratici per gestire il flusso di sangue in modo igienico e discreto.
Le prime mestruazioni sono spesso un’esperienza orribile e traumatica – spiega Sam Mzenda – e accadono alle ragazze adolescenti senza ne sappiano nulla o capiscano il perché. A causa poi delle scarse strutture igienico-sanitarie, dell’acqua, e della scarsa disponibilità economica, le ragazze abbandonano la scuola nel momento in cui raggiungono la pubertà, il che aumenta il rischio di matrimoni precoci. Abbiamo lavorato anche con i ragazzi perché devono cambiare la loro percezione verso le mestruazioni delle donne, riducendo lo stigma e l’imbarazzo. Così possono aumentare l’autostima delle ragazze e restituire loro dignità”.
In Zimbabwe il 72% delle ragazze non sa come gestire le mestruazioni. Anche a causa delle difficoltà economiche, le ragazze usano vecchi pezzi di stoffa, foglie o calze, per bloccare il flusso mestruale. Tariro Trust ha donato assorbenti a 180 ragazze, in totale 8 confezioni per bambina, in modo da aiutare loro a non assentarsi durante l’anno scolastico ed evitare la dispersione scolastica, almeno per il 2018. Alle ragazze è stato anche insegnato come utilizzare gli assorbenti, attraverso dimostrazioni da parte delle volontarie del TYDT e delle insegnanti che aderiscono al progetto.
“Sembra una piccola cosa – rimarca Sam Mzenda – ma è importante, considerato che eravamo in 300, tra ragazze e ragazzi. Per noi significa tantissimo: significa costruire il nostro futuro su basi più solide e garantire sviluppo culturale ma anche sanitario ed economico alle nostre comunità”.

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