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“E la colpa non era mia, né di dove fossi, né di com’ero vestita”. Il potente ritornello dell’inno contro la violenza sulle donne sta risuonando nelle piazze di tutto il mondo. Partito da Plaza Italia, a Santiago del Cile da un’idea del collettivo femminista LasTesis, il flash mob “El violador eres tú” ha mostrato l’altro volto delle manifestazioni popolari del Paese sudamericano, ovvero la rabbia delle ragazze e delle donne cilene per il persistere di leggi contro l’aborto (per il quale è previsto ancora il carcere) e in generale per il clima machista che favorisce l’impunità di molti delitti sessuali. “Il patriarcato è un giudice che ci giudica fin da quando nasciamo e il nostro castigo è la violenza che non vedi”, recita.

Stupri, femminicidi, violenza psicologica, gravidanze precoci: il fenomeno della violenza di genere ha proporzioni enormi in America Latina. Si stima che ogni due ore venga uccisa una donna solo per il fatto di appartenere al genere femminile e per lo più ad opera del partner.
Se possibile, i dati fanno ancora più impressione quando li si circoscrive alle bambine e adolescenti. Più di un milione sono state le minorenni vittime di violenza sessuale e di rapporti forzati nell’ultimo anno tra America Centrale e Meridionale. Una donna su 4 si è sposata o aveva una relazione informale analoga al matrimonio prima di compiere i 18 anni. La violenza sessuale è collegata anche agli alti indici di gravidanze precoci: in America Latina un terzo delle gravidanze è portato avanti da ragazze con meno di 18 anni e tra queste quasi il 20% sono baby mamme con meno di 15 anni.
Sabato scorso la performance è stata messa in scena in molte piazze peruviane, dando voce a migliaia di ragazze e donne che ogni giorno vivono sulla propria pelle le discriminazioni e le violenze di genere. Nei primi 6 mesi dell’anno sono stati quasi 6.500 le violenze sessuali in Perù, 1.782 delle quali avevano coinvolto bambine e adolescenti con meno di 17 anni. Tra il 2015 e la prima metà del 2019 sono nati più di 5.000 bambini da madri che avevano meno di 14 anni, compreso alcuni casi di baby mamme con meno di 10 anni.
Proprio per prevenire questo fenomeno Terre des Hommes in Perù sta promuovendo una serie di incontri con i genitori e i bambini beneficiari dei suoi progetti a Pichanaki assieme a Centro de Emergencia Mujeres (CEM), che offre servizi specialistici e gratuiti per le vittime di violenza domestica e sessuale. Nel mese di novembre durante gli incontri di sensibilizzazione adulti e adolescenti hanno potuto riflettere sul circolo vizioso della violenza, le diverse tipologie di abusi, gli effetti sulle vittime e i meccanismi di protezione disponibili offerti dalle istituzioni nate per contrastare la violenza di genere.

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