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Il numero di spose bambine nel mondo sta diminuendo. Secondo le nuove stime di Unicef diffuse ieri, infatti, il numero complessivo di ragazze e bambine costrette a sposarsi prima dei 18 anni è di circa 12 milioni l’anno. “I nuovi dati –si legge nel comunicato Unicef- indicano una riduzione globale di circa 25 milioni di matrimoni rispetto a quanto previsto a livello globale dieci anni fa”. In generale, la percentuale di donne che hanno contratto matrimonio da bambine è diminuita del 15% nell’ultimo decennio.
Sono stati i Paesi dell’Asia meridionale a registrare i cali più significativi negli ultimi dieci anni: nella regione, il rischio per una ragazza di sposarsi prima dei 18 anni è passato dal 50% al 30%. Un calo significativo dovuto, in larga parte, ai progressi registrati in India e che è stato raggiunto grazie all’aumento dei livelli di istruzione femminile, agli investimenti sulle giovani donne e a una forte campagna di sensibilizzazione sull’illegalità di questa pratica e i danni che può provocare.
Alla buona notizia che arriva dall’Asia, tuttavia, non corrispondono notizie altrettanto incoraggianti dall’Africa sub-sahariana dove i tassi di crescita demografica rischiano di vanificare gli sforzi fatti. Se dieci anni fa l’incidenza delle spose bambine era di 1 a 5, oggi la diffusione del fenomeno è notevolmente aumentata: ogni tre matrimoni celebrati, uno ha per “protagonista” una bambina o un’adolescente.
“Quando una ragazza è costretta a sposarsi, deve affrontare immediatamente una serie di conseguenze che avranno un impatto su tutta la sua vita. Le sue probabilità di terminare la scuola diminuiscono, mentre le probabilità di essere abusata dal marito e le complicazioni di sofferenza durante la gravidanza aumentano. Vi sono inoltre enormi conseguenze sociali e un rischio maggiore di continuare ad alimentare il ciclo della povertà -commenta Anju Malhotra, gender advisor di Unicef-. Visto l’impatto che il matrimonio infantile ha sulla vita di una bambina, qualsiasi riduzione è una notizia gradita, ma abbiamo ancora molta strada da fare”.
Il target fissato nel 2015 dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile, di cancellare completamente la pratica dei matrimoni precoci, tuttavia, resta ancora lontana. Se non ci sarà uno sforzo significativo per intervenire e contrastare questo fenomeno, circa 150 milioni di ragazze saranno costrette a sposarsi entro il 2030.

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