Il benessere di ogni bambina e bambino, donna e uomo passa dal godere degli stessi diritti degli altri e dalla possibilità di partecipare attivamente alla vita della sua comunità. Anche in condizioni di vulnerabilità e disagio.
Inclusione sociale: definizione
Se partiamo dal fenomeno contrario – ovvero l’esclusione sociale – risulta molto chiaro come la mancanza d’inclusione sociale porta gravi danni agli individui che la sperimentano, ma anche alla società in cui essi vivono.
L’uomo è un essere sociale e storicamente proprio il fatto di vivere in gruppi coesi, dove tutti partecipano al bene della collettività, ha portato alla sopravvivenza della specie e, in ultima analisi, anche alle grandi conquiste dell’umanità.
In tempi moderni il concetto di inclusione sociale rimanda alla capacità della società di far sì che tutti possano partecipare attivamente e beneficiare equamente delle risorse e delle opportunità disponibili.
Ciò comprende l’accesso a servizi essenziali come l’istruzione, la sanità, il lavoro, e la partecipazione alla vita politica e culturale.
Alla base di tutto sta il principio che ogni individuo ha il diritto di vivere con dignità e di avere le stesse possibilità di realizzare le proprie potenzialità. E contribuire al contempo al progresso della collettività.
Qual è la differenza fra integrazione e inclusione
Integrazione e inclusione sono due concetti molto diversi tra loro.
L’integrazione prevede che l’individuo inserito in una comunità si adegui ai modelli culturali prevalenti, modificando le proprie caratteristiche personali e spesso abbandonando la cultura di origine.
Solo così il soggetto sarà percepito come parte integrata della società, altrimenti rischia l’esclusione sociale.
L’inclusione sociale, invece, parla di una società aperta anche a chi è estraneo, “diverso” per etnia, cultura, religione, orientamento sessuale o è portatore di disabilità, senza volerlo cambiare a tutti i costi.
L’individuo così porta le proprie specificità nella società, permettendo agli altri di accogliere punti di vista diversi, conoscere culture differenti e riflettere sui limiti e i preconcetti della propria cultura.
Quali tipi di inclusione esistono e come si favoriscono
Per combattere l’esclusione delle categorie più vulnerabili ed evitare discriminazioni esistono dei processi che favoriscono l’inclusione nei diversi ambiti, come l’educazione e il lavoro, nonché la partecipazione alla vita collettiva.
- L’educazione inclusiva è un approccio pedagogico che mira a personalizzare l’apprendimento per tutti gli studenti e sostiene il diritto di ogni bambino a partecipare attivamente in un ambiente educativo che valorizza le differenze individuali senza segregazione. Una delle pioniere di questo approccio è stata Maria Montessori.
- L’inclusione lavorativa riconosce il diritto al lavoro alle persone con disabilità in un ambiente di lavoro inclusivo e accessibile, come previsto dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. In Italia è previsto il collocamento obbligatorio delle categorie protette in una certa percentuale sul totale degli assunti.
- Inclusione economica: strumenti come il reddito d’inclusione mirano a contrastare la povertà fornendo un contributo economico anche a coloro che non sono occupabili.
- Partecipazione attiva: incoraggiare la partecipazione di tutti i membri della comunità, compresi quelli più vulnerabili, alle decisioni che li riguardano è un obiettivo che sta alla base della democrazia. In particolare, è fondamentale favorire uno scambio intergenerazionale, dove i bambini e gli adolescenti possano essere ascoltati sui temi che li toccano più da vicino.
L’attività di Terre des Hommes a favore dell’inclusione sociale
Nei suoi progetti la nostra organizzazione opera attivamente per favorire l’inclusione sociale, combattere le discriminazioni e tutte quelle barriere che possono emarginare i soggetti più vulnerabili.
In tutte le scuole dove operiamo promuoviamo metodologie di educazione inclusiva, con corsi d’aggiornamento per gli insegnanti, rimozione di barriere architettoniche, incontri con i genitori e distribuzione di kit didattici per gli alunni con difficoltà economiche. Un esempio è la storia di Joãozinho.
Alcuni progetti, come Fursati (“La mia opportunità” in arabo) a Petra, sono focalizzati sulla formazione delle persone con disabilità per offrire migliori opportunità lavorative
Nei contesti di emergenze umanitarie (conflitti, disastri naturali, ecc.) nei nostri progetti sono spesso previsti contributi alle famiglie indigenti. Essi sono concessi non solo per l’acquisto di beni di prima necessità, ma anche con la condizione di spenderli per l’istruzione dei bambini o le cure mediche. In Colombia, a migliaia di donne a rischio di esclusione sociale abbiamo devoluto contributi in denaro e attrezzature per avviare attività commerciali.
In Italia e nel mondo Terre des Hommes collabora con scuole, federazioni sportive e istituzioni per coinvolgere ragazze e ragazzi in attività di formazione e sensibilizzazione volte a favorire la partecipazione giovanile e il protagonismo delle giovani generazioni sui temi del contrasto alla discriminazione e violenza di genere. Un importante strumento di questo lavoro è il Network Indifesa.
Per sostenere le nostre attività per l’inclusione sociale clicca qui