La lettera aperta di bambini e bambine in occasione della 4a conferenza internazionale sulla Dichiarazione per la Sicurezza nelle Scuole, in corso in questi giorni ad Abuja, Nigeria
Sono più di 8 milioni i bambini e le bambine costrette a casa da scuola per motivi di sicurezza nella regione africana del Sahel. In questi territori la scuola, simbolo di speranza per un futuro migliore, è troppo spesso il bersaglio di attacchi terroristici e scontri. Chi paga le conseguenze peggiori sono i bambini e le bambine che rischiano di subire violenze e di essere presi in ostaggio, mentre si vedono negato il diritto all’istruzione.
Riportiamo la lettera di bambini e bambine che tramite il lavoro del comitato Joining Forces a cui partecipa anche la Federazione Internazionale di Terre des Hommes, esprimono tutte le loro preoccupazioni e richiamano l’attenzione di governi e istituzioni sulla necessità di azioni urgenti che garantiscano sicurezza e riportino i bambini e le bambine a scuola.
A: Il Presidente dell’Unione Africana
A: I governi di Camerun, Burkina Faso, Mali, Niger, Nigeria, Ciad tramite i ministri dell’istruzione e il ministro del Genere/Affari delle donne
A: Le istituzioni regionali (ECCAS, ECOWAS)
A: I rappresentanti delle Nazioni Unite (in particolare UNESCO, UNICEF, UN Women)
A: La Comunità Internazionale attraverso il Presidente della Commissione Europea
A: Ai membri delle forze armate
A: Tutti i leader delle comunità e il popolo del Sahel
Noi, i bambini di Camerun, Burkina Faso, Mali, Niger, Nigeria, Ciad, rappresentiamo gli oltre 8 milioni di bambini che sono stati costretti a lasciare la scuola a causa di attacchi armati.
“Un giorno eravamo a scuola e la gente è venuta a dirci di chiudere tutto. Ci hanno dato il tempo di andarcene e hanno detto che se avessero trovato qualcuno a scuola, l’avrebbero ucciso”. 13 anni, Burkina Faso.
“Ero in seconda elementare, banditi armati ci hanno avvertito di chiudere le scuole”. Ragazza di 11 anni, Mali.
A scuola e sul tragitto che ci porta a scuola subiamo violenze sessuali da parte di gruppi armati, e in alcuni casi ragazze e insegnanti vengono rapite. Le studentesse e le insegnanti reclutate o rapite vengono usate come “mogli” o costrette a svolgere altri altri ruoli di supporto alle operazioni militari. I ragazzi sono reclutati come combattenti armati.
Noi ragazze, quando abbandoniamo la scuola, anche per brevi periodi, siamo costrette a sposarci. La situazione è peggiorata con l’avvento del COVID-19 che ha obbligato tutti in casa e ha anche portato molte delle nostre amiche a rimanere incinte.
Noi stiamo con i membri di Joining Forces per chiedere scuole sicure nel Sahel ora e chiediamo che vengano prese con urgenza le seguenti azioni!
“Sono orgogliosa di sostenere questa lettera aperta. Ho già scritto una lettera al governatore della mia zona con il cuore pieno di tristezza chiedendogli di fare tutto il possibile
per riportare me e i miei amici a scuola per garantirci un domani migliore”. Fatoumata A, ragazza di 14 anni del Mali.
A nome di tutti i bambini del Sahel, noi, i bambini, in particolare le bambine e le ragazze in Camerun, Burkina Faso, Mali, Niger, Nigeria, Ciad in collaborazione con Joining Forces West and Africa centrale, chiediamo che:
- Tutti i governi approvino, implementino e sostengano la Dichiarazione Scuole Sicure, anche stanziando adeguate risorse per la sua attuazione.
- Tutte le parti in conflitto armato a cessino immediatamente gli attacchi illegali a scuole e università, e lungo i percorsi scuola. E cessino immediatamente gli abusi contro
studentesse, insegnanti e altro personale educativo. - I governi investano in e rendano disponibili programmi di apprendimento alternativi per tutti gli studenti che non possono frequentare la scuola a causa di conflitti armati e insicurezza
- Le scuole occupate dalle forze armate e dai gruppi armati durante la pandemia vengano sgomberate e riparate.
- I nostri governi prendano misure speciali per assicurare che le ragazze siano protette e si sentano sicure dentro e intorno alle nostre scuole.
- Che i nostri governi dimostrino maggiore impegno per proteggere la nostra scuola. Perché senza istruzione non possiamo imparare. Ogni bambino, ogni bambina ha diritto all’istruzione, rispettate i nostri diritti.
- I governi facilitino il ritorno di bambini e bambine sfollate nelle loro località, devono poter crescere in pace nelle loro case.
- I leader religiosi predichino la non-violenza e la tolleranza.
- I capi tradizionali sensibilizzino le loro comunità a vivere meglio insieme perché abbiamo diritto all’istruzione e alla protezione.
Vorremmo vedere tutti i nostri amici in una scuola sicura. Per favore fate del vostro meglio per una scuola sicura.
Grazie,
Bambini e bambine in Camerun, Burkina Faso, Mali, Niger, Nigeria, Ciad in collaborazione con Joining Forces West and Central Africa a nome di tutti i bambini e le bambine del Sahel
Qui è possibile scaricare il documento originale in inglese
*I nomi dei bambini e delle bambine citati in questa lettera sono stati cambiati per proteggere la loro identità