La Presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, ha affidato a Dubravka Šuica, Vice Presidente per la Democrazia e la Demografia, il compito di lanciare all’inizio del 2021 una strategia europea onnicomprensiva per i diritti dei bambini (Child Rights Strategy).
La decisione di sviluppare una strategia completa per i diritti dei minori rappresenta un’importante opportunità per l’Unione Europea di difendere i diritti dei minori all’interno dei suoi confini e in tutto il mondo.
Terre des Hommes e i partner del Child Rights Action Group insieme all’Unicef hanno sviluppato un position paper comune su questo tema. In questo documento le priorità sono strutturate intorno alle linee guida politiche 2019-2024 della Commissione Europea, per assicurare che i diritti dei bambini siano integrati nelle principali priorità dell’UE.
Terre des Hommes e i suoi partner nel position paper chiedono alle istituzioni dell’UE:
– Un’economia a favore dei bambini
– Un approccio inclusivo alla protezione dei minori nel rispetto dei diritti fondamentali dell’UE
– Un’Europa più forte per tutti i bambini del mondo,
– Difendere i diritti dei bambini in un mondo adatto all’era digitale
– Un ruolo per i bambini nel Green Deal europeo,
– Una nuova spinta per una maggiore partecipazione inclusiva dei bambini e basata sui diritti, alla democrazia europea.
L’attuale crisi globale causata dal COVID-19 evidenzia la necessità di investimenti a lungo termine per i bambini e la tutela dei loro diritti. Già oggi notiamo un forte aumento della povertà infantile, della violenza, dello sfruttamento e degli abusi, e una forte disparità nell’accesso ai servizi essenziali come l’istruzione, l’assistenza sanitaria (anche psicologica), la casa o anche il cibo e la protezione sociale.
Dobbiamo proteggere e sostenere l’attuale generazione di bambini e giovani in Europa e porre i loro interessi come priorità nella ripresa dell’UE. Se non affrontiamo questa urgenza, le ripercussioni della crisi saranno molto più lunghe e dannose per i bambini che stanno crescendo in Europa e nel mondo.
Questo position paper presenta una serie di raccomandazioni importanti e attuabili per l’UE e alcuni principi chiave per guidare la strategia, nonché segnala priorità e azioni che dovrebbero essere intraprese dalle istituzioni europee, gli Stati membri e i paesi partner.
Queste azioni dovrebbero essere rivolte ai bambini a maggior rischio d’esclusione, come i bambini vittime di violenza, compresi gli “orfani speciali”, i bambini migranti, i bambini senza documenti d’identità, i bambini apolidi e quelli a rischio di apolidia), i bambini in conflitto con la legge, i bambini Rom, i bambini con disabilità, i bambini che soffrono di malattie croniche e problemi di salute mentale, i bambini scomparsi, i figli delle famiglie in situazioni precarie, i bambini in affido o che vivono in comunità familiari, i bambini che vivono per strada, le bambine e le ragazze, i bambini con un genitore in carcere e i bambini LGBTQI.
Per garantire la sua attuazione, la Strategia deve essere orientata all’azione, monitorata e adeguatamente finanziata con fondi dell’UE e nazionali. I bambini dovrebbero essere parte integrante della progettazione e dell’attuazione di questa Strategia. La Strategia dovrebbe anche essere obbligatoria per le istituzioni dell’UE e allineata agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU e all’Agenda 2030, promuovendo i più importanti obiettivi di sviluppo sostenibile che riguardano i bambini e le azioni chiave che possono raggiungerli.
La strategia deve avere una visione a lungo termine (10 anni, in linea con l’Agenda 2030) ed essere rivista a medio termine (nel 2024, alla fine del mandato di questa Commissione Europea) per adeguare le priorità della Strategia dal 2025 al 2030. La Child Rights Strategy dovrebbe anche essere accompagnata da un piano di lavoro sui diritti dei minori che includa azioni concrete e calendarizzate e indicatori per misurare il raggiungimento di tali azioni.