Con lāevento online āOrfani di femminicidio e diritto allāinfanziaā, tenutosi questa mattina alla presenza dellāOnorevole Paolo Siani e della Senatrice Valeria Valente, la rete del progetto RESPIRO, selezionato da Con i Bambini nellāambito del Fondo per il contrasto della povertĆ educativa minorile, ha portato lāattenzione sulla condizione, complessa e sommersa, dei cosiddetti orfani speciali, i bambini e le bambine rimasti orfani a seguito di un femminicidio.
Il racconto in prima persona di un orfano e di una caregiver (familiare delle vittime, al quale vengono affidati i bambini) ha offerto una testimonianza di quanto sia devastante lāimpatto psicologico del trauma subito da questi bambini e queste bambine che sono orfani due volte. Hanno perso la mamma e il papĆ , e anche la loro capacitĆ di sognare una vita normale e felice.
āUn dolore pazzesco che non passa, il vuoto ti divora, ti manca la terra sotto i piediā ha testimoniato Giuseppe Delmonte, che ha perso la mamma per mano del padre nel 1997 quando aveva 18 anni. āPensi di farcela, ma ti rendi conto che da solo non puoi. Non ho avuto nessun sostegno psicologico al tempo. La cosa più assurda ĆØ che a mio padre hanno dato uno psicologo giĆ dalla prima settimana di ingresso in carcere. Io, invece, uno psicoterapeuta lāho potuto avere solo tre anni fa, pagandomelo di tasca miaā.
Ha aggiunto Vera Squadrito, madre di una vittima di femminicidio e nonna-caregiver della nipotina āNella tragedia devastante di quei giorni il sentimento prevalente ĆØ lāinvisibilitĆ . Molti professionisti vengono a cercarti per questioni legali e burocratiche ma nessuno ti sostiene come personaā.
Il progetto RESPIRO intende promuovere un modello di intervento e di cura che possa garantire una risposta efficace per la protezione di bambini e bambine quando si verifica un femminicidio, affinché i più piccoli e i loro familiari non siano più soli, ma vengano accompagnati in un percorso di sostegno.
Il progetto vuole inoltre favorire un cambiamento culturale, costruendo insieme ai media e ai comunicatori unāalleanza per diffondere un nuovo approccio alla prevenzione della violenza domestica.
āLa Violenza assistita per i bambini ĆØ spesso un male invisibile che purtroppo provoca gravi effetti sulla loro salute psicofisica a breve e lungo termineā, ha ricordato nel suo saluto On. Paolo Siani, vicepresidente della Commissione Parlamentare per lāInfanzia e lāAdolescenza. āĆ necessario e urgente approvare una legge āDisposizioni per la prevenzione del maltrattamento sui minoriā, depositata alla Camera dei Deputatiā.
Nel corso del suo intervento la Senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione dāinchiesta sul femminicidio e la violenza di genere del Senato, ha sottolineato: āSi calcola che ogni anno siano circa 250 i figli e le figlie che vengono resi orfani a causa del femminicidio delle loro madri, accompagnato a volte dal suicidio dei loro padri, autori del delitto. Migliaia sono invece i figli e le figlie che assistono agli abusi e alle violenze in famiglia. Nellāaffrontare la violenza contro le donne dobbiamo sempre, necessariamente, tenere conto anche di loro. Nel 2018 il Parlamento ha approvato la legge n. 4, due anni dopo sono arrivati i regolamenti attuativi, ma sappiamo che tantissimi di questi āorfani specialiā ā come li aveva chiamati Anna Costanza Baldry, la studiosa che per prima ha acceso i riflettori sulla loro condizione ā non riescono ancora ad accedere al supporto previsto. Dobbiamo lavorare tutti insieme ā istituzioni e societĆ civile ā affinchĆ© le criticitĆ siano superate: un obiettivo sul quale la Commissione dāinchiesta sul femminicidio ĆØ impegnata da sempre e che oggi trova un alleato prezioso nella Fondazione Con i bambiniā. Ā
A dare vita a questo intervento quadriennale ĆØ una rete di 13 partner attivi su tutto il territorio nazionale e in particolare in Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna.
āCredo che questa sia una grandissima opportunitĆ ,ā ha sostenuto Fedele Salvatore, presidente della Cooperativa Irene ā95, capofila del progetto, āoltre che per raggiungere finalmente tutti gli orfani, offrendo a ciascuno risposte per bisogni diversi, anche per costruire le opportune sinergie tra quanti (operatori pubblici e del privato sociale) sono impegnati su questo fronte, in una logica di vera sussidiarietĆ orizzontale e verticaleā.
āIl bando āA braccia aperteā promosso da Con i Bambini nellāambito del Fondo per il contrasto della povertĆ educativa minorile e rivolto ai figli delle vittime di femminicidio e alle famiglie affidatarie (allāinterno del quale ĆØ stato finanziato il progetto Respiro) ĆØ unāiniziativa necessaria e importanteā, ha sottolineatoĀ Marco Rossi-Doria,Ā presidente di Con i Bambini, ācosƬ come lo ĆØ stata la decisione di affrontare un fenomeno cosƬ grave e delicato. Abbiamo scelto di favorire un processo inclusivo di progettazione partecipata, coniugando sensibilitĆ , competenze ed esperienze altamente qualificate. Si tratta infatti di bambini e bambine che hanno perso in modo violentissimo entrambi i genitori, e devono affrontare un presente e un futuro molto difficili, il che richiede unāopera di riparazione attentissima. Noi sosteniamo sia i ragazzi che gli adulti che se ne occupano. Ć una sfida di grande impegno per tutti. Ci auguriamo ā ha concluso Rossi-Doria ā che con questo lavoro dedicato a ragazzi/e cosƬ colpiti, le istituzioni e la societĆ aprano gli occhi anche sulle loro vite come ĆØ giusto e urgente che faccia tutta la comunitĆ nazionaleā.
Il progetto ĆØ stato selezionato da Con i Bambini nellāambito del Fondo per il contrasto della povertĆ educativa minorile. Il Fondo nasce da unāintesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 ĆØ nata lāimpresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.Ā
Il progetto ĆØ realizzato da IRENE ā95 Cooperativa Sociale in partenariato con: Az. ospedaliero-universitaria Policlinico di Bari-Giovanni XXIII, Centro Famiglie Catania, Cestrim onlus, CISMAI, CIPM Sardegna, Consorzio CO.RE, Progetto Sirio, Save The Children, Terre des Hommes Italia, Centro Antiviolenza Thamaia, Koinos coop.sociale, Associazione Sinapsi