AOI: inaccettabile bando UNWRA
In qualità di membri di AOI – Aossociazione delle ONG italiane, diffondiamo il seguente comunicato stampa riguardante l’inaccettabile decisione di bandire l’UNWRA dei Territori Palestinesi Occupati, presa dal Parlamento israeliano lo scroso 28 ottobre.
AOI condanna fermamente la decisione del Parlamento israeliano di bandire l’UNRWA e interrompere tutte le sue attività nei territori palestinesi occupati, quali la Striscia di Gaza e la Cisgiordania compresa Gerusalemme Est.
Questo divieto è il culmine di una lunga campagna di delegittimazione condotta dal governo israeliano, con accuse infondate, intimidazioni e tentativi di bloccare la principale agenzia ONU che fornisce istruzione, sanità e assistenza umanitaria ai rifugiati palestinesi in Palestina, Libano, Siria e Giordania. La commissione indipendente d’inchiesta, nominata da Guterres e guidata da Catherine Colonna, ha confermato che le accuse israeliane non sono suffragate da prove.
UNRWA è il principale attore umanitario nella striscia di Gaza
Al momento, UNRWA è il principale attore umanitario nella Striscia di Gaza, dove la popolazione da 13 mesi è sottoposta a violazioni e crimini così gravi da costituire un plausibile caso di genocidio secondo la Corte Internazionale di Giustizia. Questa decisione avrà conseguenze drammatiche: l’UNRWA sarà costretta a chiudere scuole, ospedali e centri di distribuzione entro tre mesi, lasciando circa 2 milioni di persone nella Striscia di Gaza, e milioni di rifugiati in Libano, Siria e Giordania, senza accesso a diritti fondamentali come istruzione, assistenza sanitaria e sostegno umanitario. A Gaza, dove la popolazione è vittima di gravi violazioni dei diritti umani, l’UNRWA è il principale fornitore di servizi essenziali, garantendo cibo, assistenza sanitaria e supporto psicologico.
L’attacco contro l’UNRWA si inserisce in una politica più ampia di Israele contro il sistema delle Nazioni Unite e il diritto internazionale. Gli ultimi tredici mesi hanno visto l’intensificarsi di violazioni, con l’uccisione di oltre 230 membri dello staff dell’UNRWA a Gaza e la distruzione di strutture ONU, comprese scuole e ambulanze. Le istituzioni israeliane continuano a ignorare risoluzioni ONU e i pareri della Corte Internazionale di Giustizia, portando a una situazione di impunità sostenuta anche dall’inazione della comunità internazionale.
Paesi come Regno Unito, Irlanda, Norvegia, Spagna, Belgio e Svizzera hanno espresso contrarietà alla decisione israeliana e il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha chiesto il rispetto degli obblighi internazionali. Tuttavia, l’Italia e l’Unione Europea rimangono in silenzio, contribuendo a una crisi che mina i valori e le istituzioni fondamentali costruite dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Le richieste di AOI al governo italiano
AOI chiede al governo italiano di agire in modo coerente con i propri impegni internazionali. Nello specifico, chiede che:
- Condanni immediatamente e senza esitazione la decisione del parlamento israeliano di bandire l’UNRWA e di interrompere tutte le sue attività nei territori palestinesi occupati.
- Agisca in ogni sede per ottenere la revoca di tale misura e affinché venga garantita l’inviolabilità delle Nazioni Unite e la piena operatività di tutte le Agenzie ONU e di tutti gli altri attori umanitari nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania, in Libano e in Siria
- Interrompa immediatamente la vendita ad Israele di armamenti, munizioni e qualsiasi altro bene e servizio che possa essere utilizzato per scopi militari, e quindi per la commissione di crimini di guerra e di crimini contro l’umanità.
- Proponga e sostenga l’adozione di un sistema di sanzioni contro il governo di Israele sia presso gli organi competenti delle Nazioni Unite che all’interno della Commissione Europea.
- Avvii immediatamente le procedure necessarie affinché l’Unione Europea, in applicazione dell’art.2 del Trattato di associazione tra Unione europea e Israele, sospenda il trattato fino a quando il governo di Tel Aviv non cesserà il fuoco e non ritornerà nel solco del diritto internazionale.
AOI sollecita infine l’Italia ad agire secondo la propria Carta Costituzionale e gli impegni internazionali, contribuendo a fermare l’escalation di violenza e garantendo il rispetto del diritto internazionale e delle decisioni della Corte Internazionale di Giustizia.