DL MIGRANTI: a rischio la tutela dei minorenni migranti

DL MIGRANTI: a rischio la tutela dei minorenni migranti

Da sabato mattina, quando a Pozzallo è sbarcata la nave Louis Michel con 60  persone a bordo, di cui 27 minori migranti, lo staff di Terre des Hommes sta seguendo i bambini e le mamme che si trovavano a bordo dell’imbarcazione e che hanno mostrato fin da subito gravi fragilità.

L’equipe di Terre des Hommes ha potuto incontrare i migranti direttamente sulla nave e prestare loro un primo supporto psicologico di emergenza, in modo da valutare e segnalare le esigenze delle persone a bordo, in particolare dei più piccoli.

Uno dei bambini trovati a bordo, accompagnato dalla madre era fortemente denutrito, ad un anno il suo peso è di soli 4 kg. È stato immediatamente trasferito in una struttura ospedaliera e lo staff di Terre des Hommes sta seguendo il suo caso passo passo, per garantire costante supporto psicosociale e protezione a lui e alla madre.

“Lo sbarco di sabato purtroppo è solo l’ultimo di una lunga e intensa serie a cui stiamo assistendo in questi mesi.  Durante l’attività di supporto psicologico di prima emergenza, abbiamo incontrato donne in stato di gravidanza, bambini e minori non accompagnati esausti fisicamente e psicologicamente.” dichiara Valentina Gulino, psicologa Terre des Hommes. “il passaggio dalla Libia continua ad essere causa di profende ferite, incidendo talora in modo irreparabile sullo sviluppo psicomotorio dei bambini”

“Siamo presenti in Sicilia ormai dal 2011, con il programma FARO di supporto allo sbarco e prima emergenza, in favore dei Minori Stranieri Non Accompagnati nonché delle famiglie con bambini al seguito e conosciamo questi volti e queste storie. Chiedono tutti di essere accolti e protetti” dichiara Federica Giannotta, Responsabile Programmi Italia Terre des Hommes.

Terre des Hommes, già preoccupata per le complesse condizioni psico fisiche in cui arrivano i minori e consapevole del tipo di assistenza che dovrebbe essere loro garantita una volta sbarcati, ritiene pericolose le misure contenute nel nuovo Decreto Legislativo immigrazione, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, in quanto rischiano di limitarne fortemente la protezione dei minorenni, facendo vacillare valori e principi che si ritenevano ormai acquisiti nel nostro Paese, in palese contrasto con norme non solo italiane ma altresì internazionali quali quelle della Convenzione dei diritti dell’Infanzia, la più firmata al mondo.

Per tutti i bambini, le bambine e gli adolescenti che abbiano meno di 18 anni, nessuno escluso, la stessa Convenzione prevede un’accoglienza in centri loro dedicati, mai in promiscuità con adulti e certamente non in sezioni di centri destinati a questi ultimi, dei quali peraltro è nota la realtà di profonda inadeguatezza per un minorenne.

Del resto, questa separazione viene riconosciuta persino in ambito carcerario e non assicurarla in un contesto di così estrema vulnerabilità come quello di minori e famiglie che fuggono da guerre e torture, non può essere accettato.

Ogni trattamento differenziato di chi “ad una prima analisi appaia di età superiore ai sedici anni” come affermato dal Comunicato stampa del Consiglio dei ministri che il 27 settembre scorso ha approvato il DL Sicurezza, va incontro al fortissimo rischio di produrre discriminazioni tra minorenni italiani e stranieri e di porsi in drammatico contrasto con il principio del rispetto del superiore interesse del minore.

Il testo delle norme adottate dal Consiglio dei Ministri non è ancora disponibile, né è stato mai condiviso con chi, nella società civile da decenni si occupa dei migranti bambini, bambine e adolescenti che arrivano in Italia.

Tuttavia, tali norme, per come sono state descritte dal comunicato stampa e illustrate in conferenza stampa dal Governo, vanno in senso nettamente opposto rispetto ai principi enunciati e rischiano di minare alle fondamenta le norme esemplari della L. 47, adottate nel 2017 ad ampia maggioranza parlamentare.

Se il testo confermerà l’approccio espresso nelle dichiarazioni, aspetti quali il mancato riferimento al fondato dubbio, la mancanza di previa autorizzazione scritta della magistratura minorile e del tutore, e l’applicazione di “rilievi antropometrici o di altri accertamenti sanitari, anche radiografici” disposti direttamente dalle forze di pubblica sicurezza con successiva espulsione di chi, secondo questa sommaria procedura, fosse dichiarato erroneamente maggiorenne, aprono le porte a un destino rischioso e di potenziali gravi violazioni dei diritti fondamentali di migliaia di potenziali minorenni, in particolare se provenienti da paesi cosiddetti “sicuri” e quindi destinati ad essere sottoposti a procedure accelerate in frontiera laddove erroneamente considerati adulti. 

Questo, per chiunque abbia a cuore la cura e la tutela di bambini e adolescenti, è inaccettabile.

TERRE DES HOMMES PER LA PROTEZIONE DEI MINORI MIGRANTI

La Fondazione dal 2011 al 2019 con il progetto Faro ha costantemente operato in Sicilia dando supporto legale, psicologico e psicosociale a più di 6.000 minori stranieri non accompagnati e famiglie con bambini. Dal mese di luglio 2021 è nuovamente operativa a Pozzallo presso la banchina, l’Hotspot e alcuni centri di accoglienza della provincia di Ragusa dove offre supporto psicosociale e orientamento ai minori migranti. Da marzo 2023 Terre des Hommes, grazie ad una partnership con Unicef Italia, è operativa oltre che a Ragusa, anche a Genova e Milano con attività per garantire la salute mentale e il benessere psicosociale dei minori stranieri non accompagnati. Terre des Hommes inoltre è membro del Tavolo Asilo e Minori Migranti composto da diverse organizzazioni della società civile, che opera al fine di promuovere l’attuazione della Legge 7 aprile del 2017 n. 47 “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”, assumendo come riferimento i principi e le disposizioni della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e le altre norme a tutela dei minori.

 

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