Premio Baldry-Luberti – I vincitori e le vincitrici del premio giornalistico e accademico.
Riconoscimenti al giornalismo e alla ricerca che danno voce agli orfani di femminicidio e contrastano il maltrattamento infantile
Il 22 ottobre sono stati assegnati a Palazzo Vecchio i riconoscimenti della terza edizione del Premio Baldry-Luberti, promosso dalla Fondazione Terre des Hommes Italia e dal CISMAI, il Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia, con Artemisia Centro Antiviolenza e il sostegno del Progetto RESPIRO, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.
Due le categorie premiate per questo riconoscimento intitolato alla memoria di Anna Costanza Baldry, psicologa e criminologa, che ha dedicato la sua vita alla tutela delle donne vittime di violenza e dei loro figli, e a Roberta Luberti, medico, psicoterapeuta, pioniera nel portare all’attenzione della comunità, delle politiche e dei professionisti il tema della violenza sui minorenni.
PREMIO BALDRY-LUBERTI: LE VINCITRICI DEL PREMIO GIORNALISTICO
Il primo premio è stato assegnato a Jessica Chia per il video reportage: “Noi, orfani di femminicidio ancora invisibili per lo Stato” pubblicato su La27esimaOra, Corriere della Sera, che ha raccolto con rispetto e profondità le testimonianze di Pasquale Guadagno e Simona Savalli, entrambi orfani di femminicidio. Un racconto potente che mostra le gravi carenze istituzionali nell’assistenza a questi minorenni.
A vincere il secondo premio, Nadia Palazzolo, autrice del dossier “Gli orfani speciali: vittime dimenticate dei femminicidi” pubblicato su Today.it Il lavoro si distingue per completezza e rigore, unendo storie di orfani, informazioni legali e panoramica sui servizi disponibili sul territorio.
La giuria giornalistica ha deciso di assegnare anche una menzione speciale a Giulia Sabella e Marzia D’Amico, che hanno realizzato il reportage tv “Bambini Invisibili” per Report, che coniuga la forza dell’inchiesta giornalistica con una visione sistemica del problema, dando voce a testimoni diretti, esperti legali, operatori sociali e data analyst da nord a sud del Paese.
PREMIO BALDRY LUBERTI: RICONOSCIMENTI ALLA RICERCA ACCADEMICA
Il premio accademico è stato assegnato a 3 studenti e studentesse e ricercatrici che, con le loro tesi di laurea magistrale e di dottorato sono stati in grado di contribuire allo sviluppo della conoscenza sul tema del maltrattamento all’infanzia, nonché di dare rilievo alle responsabilità sociali e politiche che il fenomeno interpella. La commissione ha valutato i lavori premiando l’originalità dei temi e delle metodologie, la qualità delle fonti teoriche, l’efficacia espositiva e la capacità di suggerire prospettive operative innovative.
Per le tesi di laurea magistrale sono stati premiati: Maurizio Gallo, laurea in Innovazione sociale e comunicazione, presso l’Università degli Studi di Cagliari e Alessandra Pantaleo, laurea in Psicologia, presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Per le tesi di dottorato è stata premiata Diletta Mauri, dottorato in Scienze Cognitive, presso l’Università degli studi di Trento. Infine, sono state assegnate due menzioni speciali a Simona Ruggeri, per la tesi di laurea in Psicologia clinica e della salute, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Cristina Tomio, per la tesi di laurea in Scienze pedagogiche, presso l’Università degli studi di Verona.
PREMIO BALDRY-LUBERTI: LE VOCI DEI PROMOTORI
“Il Premio nasce dalla scelta del CISMAI di costruire alleanze ampie per prevenire e contrastare il maltrattamento all’infanzia. Con le Università perché la ricerca e il lavoro quotidiano a tutela dei minorenni siano in continua sinergia e con i media perché la comunicazione sia capace di contribuire in modo sensibile e competente a fare uscire dall’invisibilità i bambini e le bambine vittime di violenza”. Marianna Giordano, presidente CISMAI.
“Non possiamo più permetterci che ci siano infanzie dimenticate, o abbandonate. E sappiamo che, se vogliamo un cambiamento istituzionale, sociale e culturale dobbiamo far sì che aumenti la consapevolezza collettiva sulle storture e lacune che ancora oggi rendono un vero e proprio inferno la vita degli orfani di femminicidio. Con questo premio vogliamo riconoscere il lavoro di chi, con rigore e sensibilità, aiuta la società a vedere ciò che spesso resta invisibile.” Paolo Ferrara, direttore generale Terre des Hommes e membro della giuria giornalistica.
“La ricchezza delle riflessioni e dei contributi di questa giornata, eredità delle due grandi donne a cui è dedicata, ci ricordano che l’impegno per la tutela dell’infanzia dalle molteplici forme di abuso non riguarda solo i bambini e le loro famiglie, non solo chi sopravvive. Riguarda ciascuno di noi professionisti e comunità che possiamo avere la nostra parte nel contrasto, nella cura e nella prevenzione del maltrattamento all’infanzia” Elena Baragli, Presidente di Artemisia.
L’evento ha visto la partecipazione di istituzioni, giornalisti, attivisti e operatori sociali, coinvolti anche in una sessione di studio dedicata ai temi del maltrattamento infantile e la tutela degli orfani di femminicidio con la presentazione della III Indagine nazionale sul maltrattamento infantile realizzata da Terre des Hommes e CISMAI per conto dell’Autorità Garante Infanzia e Adolescenza, un’occasione per riflettere sui dati e sulle politiche ancora insufficienti a tutela dei minori.
PREMIO BALDRY -LUBERTI: L’IMPEGNO DEL PROGETTO RESPIRO
Il premio è sostenuto dal progetto RESPIRO, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.
Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il Sud. www.conibambini.org”.
Terre des Hommes denuncia: distrutta la clinica Al Samer a Gaza City
La struttura curava 1.000 persone al giorno. È la 3 clinica gestita dal nostro partner Palestinian Medical Relief Society, che viene distrutta in 2 settimane.
La clinica Al Samer, uno degli ultimi centri sanitari ancora operativi a Gaza City, è stata completamente distrutta. Questa la notizia che ci ha raggiunto nella serata di ieri, lunedì 22 settembre.
La struttura è stata colpita in un attacco israeliano che ha costretto pazienti e operatori a evacuare in pochissimi minuti, lasciando dietro di sé solo macerie.
Distrutta clinica a gaza City i pazienti sono salvi ma non sono al sicuro
Le famiglie, i pazienti e lo staff del nostro partner locale Palestinian Medical Relief Society (PMRS) sono fortunatamente salvi, ma non sono al sicuro.
“Ci hanno dato trenta minuti per evacuare. […] L’intera torre è crollata e anche l’intero isolato ha subito danni ingenti. C’erano persone al lavoro all’interno dell’edificio in quel momento e si sono disperse non appena è successo. Ognuno di noi ha preso quello che poteva portare e se n’è andato. Non abbiamo potuto portare via molto, quasi nulla”. Questa la testimonianza di un operatore sul campo.
La clinica, attiva dal 2006, ogni giorno accoglieva tra le 700 e le 1.000 persone, fornendo cure primarie, salute materno-infantile, supporto psicologico, fisioterapia, medicina specialistica e servizi di laboratorio.
Quella di Al-Samer è la terza clinica gestita dal nostro partner PMRS ad essere colpita in 2 settimane, e ieri oltre alla clinica è stata distrutta una delle auto utilizzate per raggiungere e trasportare i feriti.
l’appello di Terre des Hommes
“Colpire le strutture sanitarie significa annullare la speranza di sopravvivenza per migliaia di civili” Afferma Miriam Ambrosini, delegata per Palestina, Iraq e Libano per Terre des Hommes “Siamo vicini ai nostri colleghi di PMRS con cui collaboriamo da anni a Gaza, e con cui continueremo a collaborare per garantire cure mediche alla popolazione.”
Continueremo a ripeterlo: è urgente un cessate il fuoco immediato e duraturo. Ci uniamo alle richieste del nostro partner PMRS e chiediamo al nostro governo e a tutta la comunità internazionale di intraprendere azioni concrete:
- Assicurare i responsabili alla giustizia attraverso tribunali internazionali e meccanismi legali.
- Garantire il rispetto del diritto internazionale umanitario e adottare misure adeguate per porre fine agli attacchi continui di Israele contro i civili, le strutture sanitarie e le infrastrutture vitali.
- Al Governo italiano chiediamo inoltre di approvare le sanzioni contro Israele proposte dall’Unione Europea.










