Subito un fondo per far uscire i bambini dal carcere - Terre des Hommes Italia

Subito un fondo per far uscire i bambini dal carcere

Ancora troppi bambini varcano la soglia delle carceri italiane.
Sono 33 i bambini presenti nelle carceri italiane al 30 ottobre 2020, costretti a vivere e crescere in una condizione assolutamente inadeguata e rischiosa, che ne mina il benessere psicologico emotivo e fisico.

Per loro chiediamo che si inizi a costruire un futuro diverso. Da oggi.

Le nostre organizzazioni, consapevoli dell’urgente necessitĆ  di rendere applicabile la legge 62/11, che disciplina la condizione delle madri detenute con al seguito i propri bambini, hanno visto nella Legge di Bilancio un’opportunitĆ  per iniziare a costruire un futuro diverso per loro.

A Roma insieme, Cittadinanzattiva, La Gabbianella, Terre des Hommes e ACAT chiedono che sia approvato dalla Commissione Bilancio della Camera l’emendamento alla Legge di Bilancio, a prima firma Siani e sostenuto tutti i gruppi di maggioranza, per la creazione di un Fondo per l’accoglienza delle madri detenute con i propri figli, al di fuori delle strutture carcerarie.

L’emendamento prevede che siano destinati a tale Fondo 1.500.000 di euro all’anno per tre anni a partire dal 2021.Queste risorse serviranno per coprire le spese di accoglienza delle donne e dei loro bambini, fuori dal carcere, cosƬ che possano essere trasferite sia in Case Famiglia Protette sia in ComunitĆ  alloggio mamma / bambino giĆ  presenti su tutto il territorio nazionale.
Il Fondo rappresenta un importante punto di partenza per garantire ai bambini una vita fuori dal carcere assieme alle loro mamme.

ā€œL’approvazione di questo emendamento porrĆ  le basi concrete per iniziare a cambiare le condizioni di vita di molti bambini che oggi stanno pagando il prezzo di un sacrificio inaccettabile e permetterĆ  di avviare un percorso di definitiva soluzione del problemaā€, afferma Laura Liberto, coordinatrice nazionale della rete Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva.

ā€œAvere un Fondo dedicato per permettere percorsi di accoglienza di bambini con le mamme fuori dal carcere ĆØ un traguardo importante anche se molto resta ancora da fare. Sono diverse e complesse, infatti le cause per le quali tanti bambini sono costretti a vivere la privazione della propria libertĆ . Per questo l’impegno di Terre des Hommes proseguirĆ  anche nel futuro per cercare di fare sƬ che tutte le misure utili ad evitare questa penosa soluzione siano messe in campoā€, afferma Federica Giannotta, Responsabile Advocacy e Programmi Italia di Terre des Hommes.

ā€œAprire le porte delle Case Famiglia, ancora poco utilizzate, nonostante la L.62/11 lo preveda, ĆØ un passo avanti importante. Il potere pubblico oggi non può dimostrarsi assente o disattento sul tema attualissimo della umanizzazione della pena, in presenza diĀ madri e bambini,” dichiara Giovanna Longo, presidente di A Roma, insieme.

ā€œI figli delle detenute sono bambini fragili, per cui frequentare precocemente la scuola dell’infanzia ĆØ vitale e le detenute madri sono donne che hanno anch’esse bisogno di ricevere educazione e formazione per diventare libere ed autonome. Si ritiene che questa formazione sia maggiormente favorita in casa-famiglia piuttosto che in carcere o in Icam. Chi alle case famiglia non potrĆ  accedere, per il divieto del giudice, ha comunque diritto alla frequenza della scuola dell’infanzia per i propri figli e ad una formazione per sĆ©“, ricorda Carla Forcolin, presidente de La Gabbianella.

La crescita e lo sviluppo dei bambini dipendono da tantissimi fattori, ma tra i più importanti vi ĆØ sicuramente la libertĆ . Solo la libertĆ  insegna ai bambini ad effettuare scelte e ad essere responsabili. Una educazione completa e libera ĆØ sicuramente la base per avere cittadini migliori domani che saranno realmente padroni della propria vita,” sostiene Massimo Corti, Presidente ACAT.

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