The Last 20, gli ultimi contano! - Terre des Hommes Italia

The Last 20, gli ultimi contano!

Il mondo visto con lo sguardo degli ā€œultimiā€ 20 Paesi del mondo.
Un summit capovolto per affermare: ā€œCi siamo anche noi su questo pianeta!ā€ e parlare dei grandi temi globali.

ā€œThe Last 20ā€ ĆØ il primo ā€œvertice dal bassoā€ in Italia. Mentre nel 2021 -sotto la Presidenza italiana- si riuniscono in panel, simposi e incontri i rappresentanti dei G20, con il culmine del Vertice dei Leader G20 di Roma (30-31 ottobre), il comitato ā€œThe Last 20ā€ ha deciso di riunire i rappresentanti dei ā€œL20ā€, ovvero i venti Paesi più ā€œimpoveritiā€ del Pianeta (vedi l’elenco in calce) in base alle statistiche internazionali sui principali indicatori socio-economici e ambientali.
Scarica il documento The Last 20 ā€œChi siamoā€ dal sito https://thelast20.org, sezione Press

L’evento ā€œThe Last 20ā€ vuole cambiare il punto di vista sul mondo e invita a guardarlo con gli occhi degli ā€œultimiā€. Afferma Tonino Perna, tra i promotori del comitato: ā€œThe Last 20 misura la temperatura sociale, economica e ambientale del Pianeta, visto come un organismo vivente, e analizza i punti più sensibili della Terra, scoprendo i mutamenti che stiamo attraversando e andando alla radice dei problemi e delle contraddizioni del nostro tempoā€. L’obiettivo principale di ā€œThe Last 20ā€ ĆØ quindi politico: affermare che i Last 20 esistono e soprattutto ā€œi Last 20 contanoā€ e non possono essere dimenticati.

I temi portanti che saranno affrontati nelle tappe di The Last 20 sono cinque:

  • Il climate change e i suoi effetti su questi Paesi, in particolare su quelli dell’Africa sub-sahariana.
  • La questione sanitaria in Paesi con una bassa aspettativa media di vita, debolissime strutture sanitarie, in una situazione aggravata dalla pandemia.
  • La fame e l’impoverimento e la risposta dei soggetti sociali locali che resistono e si organizzano, come contadini, studenti, donne, artigiani.
  • L’immigrazione, l’accoglienza e l’intercultura, per conoscere davvero questi Paesi, la loro storia e la loro cultura al di lĆ  degli stereotipi. Il ruolo dei corridoi umanitari e della cooperazione decentrata.
  • Il ruolo politico dei Paesi L20, infine, per far sentire la voce degli ultimi nelle sedi appropriate.

The Last 20 parte da Reggio Calabria dal 22 al 25 luglio. Il 22 luglio alle 10.30 l’intitolazione del ponte sul waterfront all’Ambasciatore italiano Luca Attanasio, morto tragicamente insieme alla sua scorta, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo. ā€œUn ponte di grande valore simbolico -spiega Perna- perchĆ© unisce l’ultimo lembo della penisola italiana con il mare che ci porta nel Continente africanoā€. Alla cerimonia sarĆ  presente la vice-ministra del MAEC on. Marina Sereni, l’ambasciatore della Repubblica Democratica del Congo in Italia, i familiari dell’ambasciatore e del carabiniere Iacovacci, e le massime autoritĆ  locali.

Sempre il 22 luglio, alle ore 15:30 presso l’Anfiteatro del Parco Ecolandia si aprono ufficialmente i lavori, con il saluto delle autoritĆ  e dei 20 Paesi ospitati. Gli incontri della tre giorni verteranno sul tema delle migrazioni: il programma prevede ospiti autorevoli, giornalisti, studiosi, politici, sindaci, attivisti, sindacalisti, rifugiati, rappresentanti della Federazione delle Diaspore Africane. Oltre all’On. Marina Sereni, viceministro degli Affari Esteri–MAECI, a parlare di viaggi dei migranti, modelli di accoglienza, cooperazione internazionale, corridoi umanitari, ruolo degli enti locali e delle comunitĆ  ci saranno Maurizio Ambrosini, Mimmo Lucano, Padre Camillo Ripamonti, Abdou Babakar, Gianni Silvestrini, solo per citarne alcuni.
Scarica qui il programma completo: https://thelast20.org/programma/reggio-calabria/

ā€œThe Last 20ā€ continua con tappe tematiche a settembre e ottobre 2021. Dal 10 al 12 settembre a Roma, con un focus sulla questione della lotta alla fame e alla povertĆ , dal 17 al 21 settembre in Abruzzo e Molise, sui temi del dialogo interreligioso e della pace, dal 22 al 26 settembre a Milano, dove si parlerĆ  di sanitĆ , impatto del mutamento climatico, resilienza. ā€œThe Last 20ā€ si concluderĆ  a Santa Maria di Leuca il 2-3 ottobre con la stesura di un documento comune da presentare nelle sedi internazionali e ai media.

L’obiettivo di lungo periodo ĆØ formare un comitato scientifico che ogni anno presenti un ā€œReport Last 20ā€, che dia conto della situazione con dai criteri obiettivi, andando al di lĆ  della misurazione PIL, includendo cioĆØ fattori come le condizioni sociali ed economiche, l’ecosistema, la riduzione dei conflitti. Un’analisi a 360° sulle parti più fragili dell’umanitĆ , per ribadire che il mondo si può cambiare e non solo dall’alto.

I Paesi L20
Non si tratta di Paesi ā€œpoveriā€ ma piuttosto ā€œimpoveritiā€ da sfruttamento coloniale, guerre e conflitti etnici, catastrofi climatiche. Sono Afghanistan, Burkina Faso, Burundi, Repubblica Centrafricana, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Eritrea, Etiopia, Gambia, Guinea Bissau, Libano, Liberia, Malawi, Mali, Mozambico, Niger, Sierra Leone, Somalia, Sud Sudan e Yemen.

I promotori
The Last 20 ĆØ stato promosso da: Comune e CittĆ  metropolitana di Reggio Calabria, Federazione delle diaspore africane in Italia, Fondazione Terre des Hommes (Italia), ITRIA (Itinerari turistico-religiosi interculturali accessibili), Mediterranean Hope, Re.Co.Sol. (Rete Comuni solidali), Rete azione TerraE, Fondazione Casa della CaritĆ  (Milano), Parco Ludico Tecnologico Ecolandia.

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