Maltrattamento infantile - Terre des Hommes Italia

VERSO UN MODELLO DI CENTRO OSPEDALIERO PER LA DIAGNOSI DEL MALTRATTAMENTO INFANTILE

VERSO UN MODELLO DI CENTRO OSPEDALIERO PER LA DIAGNOSI DEL MALTRATTAMENTO INFANTILE

Terre des Hommes presenta uno studio innovativo per una risposta omogenea e efficace nella prevenzione e contrasto della violenza sui minori 

Leggi lo studio completo

Roma, 23 gennaio 2025 – Oggi a Roma, presso l’Hotel Nazionale, Terre des Hommes Italia ha presentato il primo Studio italiano per un Modello di Centro ospedaliero per la Diagnosi del Maltrattamento Infantile. 

Realizzato dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova su mandato della Fondazione questo lavoro rappresenta un contributo e stimolo alla costruzione di una risposta Paese contro il Maltrattamento sui bambini e bambine, che vede l’ospedale in prima linea. Lo studio propone soluzioni concrete per garantire una diagnosi tempestiva, formazione continua agli operatori e una collaborazione multidisciplinare volta a proteggere bambini e bambine dalla violenza.

UN FENOMENO PREOCCUPANTE CHE RICHIEDE AZIONI URGENTI 

Secondo la II Indagine sul Maltrattamento di minori dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, realizzata da Terre des Hommes e CISMAI sono 401.766 i minorenni vulnerabili in carico ai Servizi Sociale, di cui ben 77.493 perché vittime di maltrattamento.

A livello globale i dati sono ancora più preoccupanti: ogni anno nel mondo 1 miliardo di bambini tra i 2 e i 17 anni è vittima di una forma di violenza, il dato equivale a 1 bambino su 2.2  

In Europa si stima che almeno 55 milioni di bambini abbiano sperimentato una forma di maltrattamento. Si stima inoltre che ogni anno 15,2 milioni di bambini siano vittima di una forma di maltrattamento.  

 

IL RUOLO CENTRALE DEGLI OSPEDALI 

Lo studio, unico in Italia nel suo genere, evidenzia come, nel corso degli anni, l’Ospedale abbia assunto un ruolo di primo piano nel contrasto al maltrattamento infantile.  

Dagli anni ’90 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) invita i Paesi a riconoscere il Maltrattamento quale problema di salute pubblica, in Italia una risposta univoca tarda ad arrivare. 

Il Maltrattamento, infatti, è riconosciuto quale LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), tuttavia non dispone di una cornice programmatoria univoca che permetta di avere in ogni Regione un presidio ospedaliero avanzato e dotato di personale specializzato, linee guida e facilities necessari alla sua corretta diagnosi e intercettazione.  

Ciò comporta risposte sanitarie disomogenee tra le Regioni, il rischio che il fenomeno non sia diagnosticato, con ricadute, in primis sulla salute dei bambini vittime alimentando un ciclo di costi che ricadono sulla spesa pubblica. 

Con un affondo su quattro centri ospedalieri italiani della Rete Ospedaliera per la Prevenzione del Maltrattamento Infantile, promossa dalla Fondazione Terre des Hommes, lo studio analizza elementi di forza e debolezza delle relative formule organizzative – gestionali e, alla luce delle soluzioni proposte a livello internazionale, sintetizza i requisiti necessari che oggi dovrebbe avere un Servizio Ospedaliero per la Diagnosi del Maltrattamento Infantile. 

Gli ospedali coinvolti nella ricerca sono: 

  • l’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer IRCCS di Firenze, 
  • l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova,  
  • l’Ospedale Santobono – AORN Santobono Pausillipon di Napoli 
  • l’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Giovanni XXIII di Bari. 

Quattro le dimensioni esplorate dei loro operatori: dell’attitudine, conoscenza e gestione degli iter diagnostici e di cura dei casi di maltrattamento, da parte di operatori sanitari dei quattro ospedali. 

I DATI PRINCIPALI EMERSI 

Dei 185 operatori intervistati il 97,8% non ritiene che il Maltrattamento debba essere di pertinenza esclusiva di psicologi e assistenti sociali e per il 91,9% lo riconosce un argomento di interesse medico. 

Ancora importante investire però sulla formazione capillare in materia, in quanto il 57,6% dei medici e psicologi risulta non averla mai ricevuta. 

Solo il 14% degli intervistati ha infatti riconosciuto il Maltrattamento, sospettandolo – correttamente – in un gruppo di situazioni presentate dalla survey, che lo costituivano e l’11% ha giustamente sospettato un Maltrattamento quale possibile diagnosi differenziale, dinnanzi a sintomi e segni rilevabili nella pratica clinica. 

Rispetto alla conoscenza e relazione operativa con il team dedicato al maltrattamento, esistente nel proprio ospedale, la maggioranza ne era informato e nel 56,6% ha confermato di essersi rivolto ad esso. 

Quanto ai 15 Testimoni privilegiati’ emerge chiara e compatta la visione per cui il Maltrattamento debba trovare spazio in un servizio ospedaliero, mentre vi è spaccatura circa la modalità organizzativa che esso dovrebbe avere: Gruppo consulenza e Servizio dedicato. 

La maggioranza dei ‘Testimoni privilegiati’ concorda nel ruolo che il pediatra deve assumere, quale referente / coordinatore di tali unità e riconosce l’importanza chiave della multidisciplinarietà, per disporre di esperti di varie specialità anche esterni al servizio dedicato. 

Lo Studio chiude richiamando poi il ruolo centrale della Regione, cui è demandato di inquadrare il servizio ospedaliero dedicato al Maltrattamento all’interno di una cornice programmatoria, per garantirne: identità, credibilità, risorse mirate nonché tariffe specifiche. 

Con questo lavoro, Terre des Hommes vuole offrire ai policy maker un contributo tecnico utile a stimolare politiche nuove nella protezione dei minori dalla violenza che permetta la nascita di Servizi ospedalieri per la diagnosi del maltrattamento infantile in ogni regione, in linea con le avanguardie internazionali di contrasto al fenomeno”. Federica Giannotta, Responsabile Advocacy e Programmi Italia Terre des Hommes  

“L’approccio al tema della violenza e del maltrattamento per tutte le fasi della vita, ed in modo particolare per l’infanzia, richiede un cambiamento culturale profondo: l’ospedale può giocare un ruolo chiave in questa sfida, sviluppando esperienze cliniche e percorsi strutturati basati su evidenze scientifiche e formulando diagnosi sempre più precoci e accurate, utili a sviluppare azioni di prevenzione efficaci”. Melissa Rosa Rizzotto, Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova.

Leggi lo studio completo

 

Per approfondimenti e richieste di interviste:
Ufficio stampa: Anna Bianchi – 334.1691927 a.bianchi@tdhitaly.org  

 

L’evento è realizzato nel quadro del progetto Promozione Intervento Multilivello di Protezione Infanzia, selezionato da Con I Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile

condividi con i tuoi amici

Leggi anche