PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA AL VIA UNāINDAGINE SULLE VIOLENZE NELLO SPORT
IN EUROPA ABUSI SUL 75% DI ATLETE/I UNDER 18
Terre des Hommes alla sede Coni: «Prevenire e contrastare la violenza è prioritario ma occorre un lavoro di rete con le istituzioni e con tutte le Federazioni sportive per tutelare il benessere globale dei giovani sportivi: fondamentali empowerment ed eque opportunità »
Per la prima volta in Italia sarĆ lanciata unāindagine sugli abusi e le violenze nel mondo dello sport, emergenza globale che istituzioni e federazioni di molti Paesi sempre più riconoscono e affrontano.
Lāannuncio ĆØ stato dato durante il lancio del Dossier indifesa āLa condizione delle bambine e delle ragazze nel mondoā 2022 di Terre des Hommes Italia, in occasione della Giornata mondiale delle bambine (11 ottobre).
A ospitare la presentazione la sede Coni a Roma, segnale dellāattenzione che il mondo sportivo sempre più rivolge al tema degli abusi, nonchĆ© alla rilevanza dello sport nella promozione di una cultura dellāinclusione e paritĆ di genere.
La ricerca italiana, promossa e ideata da ChangeTheGame, con la collaborazione di Terre des Hommes, sostenuta da altri partner istituzionali e da altri enti da sempre impegnati sugli aspetti sociali dello sport come il Vero Volley e la Fondazione Candido Cannavò e altri che si stanno aggiungendo.Ā
L’iniziativa nasce dallāesigenza di accelerare lāintroduzione di nuove regole e nuove politiche per la protezione dellāinfanzia in ambito sportivo.
La rilevazione ā che sarĆ condotta dalla Nielsen – integrerĆ lāindagine āCases: General Reportā condotta in sei Paesi europei (Austria, Belgio, Germania, Romania, Spagna, Gran Bretagna) e altrettante UniversitĆ , finanziata dal programma Erasmus dallāUnione europea.
Nelle interviste a oltre 10mila atlete e atleti di etĆ 18-30 anni, il 75% ha detto di aver subito violenza in ambito sportivo prima dei 18 anni (il 44% di natura emotiva, 37% fisica, 35% sessuale senza contatto fisico, 20% sessuale con contatto fisico).
Lāincidenza aumenta man mano che la carriera sportiva progredisce: ha sperimentato violenza lā84% di quanti hanno partecipato a competizioni internazionali, rispetto al 68% della fascia amatoriale. La violenza psicologica e fisica colpisce più frequentemente la fascia 7-13 anni, quella sessuale lāetĆ 14-15 anni.
Gli abusi, mostra lāindagine, sono prevalentemente commessi da maschi, in un caso su cinque dal coach, cosƬ come ĆØ composta da maschi la maggioranza di chi ha sperimentato violenza (79% uomini, 71% donne).
La maggioranza delle persone intervistate, inoltre, non ha denunciato e solo il 4%-6% ha chiesto aiuto nel contesto sportivo. Ā«āCases: General Reportā fotografa il mondo sportivo in maniera impietosa ed ĆØ logico pensare che lāItalia non faccia eccezioneĀ», ha dichiarato Daniela Simonetti, presidente dellāassociazione ChangeTheGame che ha promosso la ricerca. Ā«Lo sport ĆØ un pilastro nella crescita dei bambini e proprio per questo non possiamo eludere problemi e criticitĆ Ā»
Allāattenzione al monitoraggio degli abusi si affianca quella per la prevenzione, attraverso la promozione di pratiche di inclusione e pari opportunitĆ .
Il 2022 ha visto la svolta del riconoscimento del professionismo femminile nel campionato di calcio in serie A e le atlete tesserate FIGC sono passate dalle 10mila del 2011 alle 31mila del 2020.Ā
Proprio in ambito calcistico Terre des Hommes ha lavorato con la UEFA per definire una Policy per la tutela dellāinfanzia e con il Settore giovanile e scolastico della FIGC per formare e sostenere i focal point regionali e gli psicologi dello sport e per costruire un primo protocollo di intervento in caso di segnalazione.
Ā«Non solo con lāobiettivo, ovviamente prioritario, di impedire gli episodi di abusoĀ», afferma il Dossier indifesa, Ā«ma anche di formare una rete di operatori in grado di leggere tra le righe dei comportamenti dei ragazzi e delle ragazze, con unāattenzioneĀ» che Ā«abbracci a 360 gradi il loro benessereĀ».
Ogni disciplina sportiva può essere considerata uno strumento di empowerment: costruire situazioni inclusive e paritarie si riflette sulla società nel suo complesso, rafforzando la protezione delle persone svantaggiate o fragili.
Per questo Terre des Hommes ha partecipato con entusiasmo al Tavolo tecnico voluto dal Dipartimento per lo Sport per la realizzazione di una Policy per la Tutela Minori e alla successiva campagna āBattiamo il Silenzioā.
Per incentivare paritĆ di genere, empowerment ed eque opportunitĆ , Terre des Hommes e Federugby lavorano insieme a sensibilizzare la comunitĆ sportiva, con attivitĆ dāinformazione sul campo.
Mentre in Italia la nazionale femminile è più in alto della maschile nel ranking mondiale, le rugbiste spingono per abbattere stereotipi e disparità , come emerge da una ricerca nata dalla partnership tra Terre des Hommes e la federazione: il 99% di oltre 60 intervistate tra 14 e 26 anni è consapevole dei pregiudizi di genere nello sport e il 98% non fa distinzione tra discipline maschili o femminili.
Allāevento hanno partecipato anche molte altre Federazioni sportive, Federazione Italiana Di Atletica Leggera, Federazione Italiana Pallacanestro, Federazione Italiana Nuoto, Federazione Italiana Pallavolo, Federazione Pugilistica Italiana, Federazione Italiana Sport Invernali, che hanno patrocinato la campagna indifesa.
Silvia Salis, Vicepresidente Vicario CONI: āIn occasione della Giornata mondiale delle bambine vorrei sottolineare il ruolo ispiratore dello sport in tutto il mondo. Spesso unāimmagine di unāatleta di un Paese dove i diritti delle donne e quindi anche delle bambine non sono garantiti può fare molto nello sviluppo e nella percezione che le bambine di quei Paesi hanno di loro se stesse.
Vedere una donna con il velo che corre, vedere unāatleta di un Paese integralista che crea il suo futuro attraverso lo sport può portare infatti un messaggio di speranza e di autodeterminazione per le bambine di quei Paesi dove i diritti delle donne sono negati. Proprio per lāimportanza ed il ruolo che ricopre nella societĆ , lo sport va tutelato, bandendo chi si rende protagonista di qualsiasi forma di violenza e discriminazione, cosƬ come ha stabilito il CONI lo scorso dicembre, escludendo dal nostro mondo tutti quei soggetti tesserati sanzionati con sentenza passata in giudicato per abusi, molestie e violenzaā.
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