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#voteforchildren: dalla parte dei bambini alle prossime elezioni europee

#VoteforChildren. Dalla parte dei bambini alle elezioni europee. 

Giovedì 21 marzo, al Parlamento europeo, 23 organizzazioni della società civile e internazionali che lavorano sui diritti dei bambini hanno lanciato la campagna #VoteforChildren.

Con l’obiettivo di mobilitare i candidati alle prossime Elezioni dell’UE per promuovere e proteggere i diritti dei bambini durante la prossima legislatura, esperti dei diritti dei bambini hanno esortato i futuri membri del Parlamento europeo a impegnarsi a diventare Promotori dei Diritti dei Bambini.

#VoteforChildren, il manifesto

Il manifesto dei diritti dei bambini, lanciato durante la conferenza, illustra misure concrete per affrontare le sfide che i bambini affrontano oggi in Europa e globalmente e presenta raccomandazioni per garantire che le voci dei bambini siano ascoltate e i loro diritti protetti ad ogni livello decisionale. La coalizione vuole vedere un’Unione europea che si impegni per tutti i bambini, rompendo il ciclo di povertà e disuguaglianza e favorendo la partecipazione giovanile e il coinvolgimento di bambini e i ragazzi nelle decisioni che li riguardano.

Durante l’evento, sono stati anche presentati i risultati del sondaggio Europe Kids Want, offrendo spunti sulle attuali preoccupazioni e aspirazioni dei bambini che vivono in Europa. Più di 9.200 bambini in tutta Europa hanno risposto e condiviso le loro preoccupazioni sull’istruzione, la salute mentale, l’affrontare il bullismo e la violenza.

#VoteforChildren, la voce dei bambini e dei ragazzi 

Una delle cifre più sorprendenti del sondaggio rivela che l’80% dei bambini che vivono in Europa è preoccupato dalla diffusione dei conflitti in tutto il mondo.

Il 50% dei rispondenti ha anche indicato che non si sente al sicuro online, mentre il 36% dei bambini LGBTQI+ ha indicato che non si sente al sicuro nelle proprie case. Durante le consultazioni, i bambini hanno anche evidenziato un senso di disperazione e mancanza di fiducia nella volontà dei politici di affrontare il cambiamento climatico.

E la maggior parte di loro (56%) crede che le loro opinioni abbiano un impatto molto limitato sulle decisioni prese. “I politici non sono interessati ai bambini perché non possono votare. Ecco perché non sono a conoscenza dei nostri problemi. Credono che cresceremo e i nostri problemi spariranno”. – ha detto Harry, 14 anni, dalla Bulgaria.

“Noi siamo il presente, non il futuro, siamo qui”. – Valentina, 15 anni, dalla Croazia.

La richiesta dei bambini è chiara: vogliono che l’UE agisca ora per proteggere il loro presente e costruire un futuro migliore. La campagna #VoteforChildren durerà fino alle Elezioni dell’UE, quando una nuova classe di campioni dei diritti dei bambini sarà incaricata del loro compito più importante: realizzare un’Unione europea per e con i bambini.

Per ulteriori informazioni: childrightsmanifesto.eu

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