Ricerche sul maltrattamento e gli abusi sulle bambine e i bambini

Quanti sono i bambini maltrattati in Italia?

Sembra incredibile eppure nel nostro Paese non esiste ancora una raccolta dati su scala nazionale sui casi di maltrattamento sui minori e un monitoraggio sull’andamento del fenomeno negli anni. Ma entrambi sono indispensabili per porre le basi per una strategia efficace e informata di contrasto e prevenzione della violenza e degli abusi sui minori.

Le nostre indagini per la quantificazione del fenomeno

Terre des Hommes ha realizzato le prime indagini italiane che fotografano la reale dimensione epidemiologica del maltrattamento e gli abusi sui bambini.

2013: Indagine pilota con Cismai e Anci

2015: Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia con Cismai per l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza

2021: Seconda Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia con Cismai per l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza

L’ultima indagine rivela una realtà drammatica: ben 77.500 bambine e bambini sono in carico ai servizi sociali per maltrattamento e nei 117 Comuni che avevano aderito alla prima indagine si è verificato un aumento del 14,8% dei casi.

È in corso la raccolta dati per un nuovo aggiornamento dell’Indagine che verrà pubblicata nel 2025.

Il costo del maltrattamento per la società

Un’altra ricerca assolutamente innovativa è quella sui costi dovuti alla mancata prevenzione dei maltrattamenti e degli abusi sui bambini in Italia: circa 13 miliardi di euro annui, ovvero lo 0,84% del Pil spesi per la cura e protezione delle vittime.

Tagliare sui Bambini è davvero un risparmio? Spesa pubblica: impatto della mancata prevenzione della violenza sui bambini con Cismai e Università Bocconi di Milano 2013

La prevenzione e la diagnosi precoce dei maltrattamenti sui bambini è dunque una priorità, oltre che sociale e sanitaria, anche economica.

Informazione e formazione dei medici e pediatri

Spesso i medici e i pediatri non riescono a riconoscere precocemente i segni del maltrattamento sui bambini, oppure non sanno come e a chi fare la segnalazione in caso di sospetto di abuso.

Lo rileva nel 2013 la nostra indagine “Maltrattamento sui Bambini: come lo riconoscono i medici di Milano?” con Clinica Mangiagalli di Milano

Per questo nel 2014 abbiamo realizzato il primo Vademecum per l’orientamento di medici e pediatri nella gestione dei casi di maltrattamento o sospetto maltrattamento sui minori.

È poi seguita la nascita del Corso di perfezionamento in Diagnostica del Child Abuse and Neglect all’Università Statale di Milano che abbiamo promosso con l’Ordine dei Medici di Milano e il Soccorso Violenza Sessuale e Domestica della Mangiagalli.

Una questione di salute pubblica

La violenza sui bambini e le sue conseguenze mediche e sociali devono essere riconosciute come problema di salute pubblica a tutti gli effetti.

Per questo i bambini che ne sono vittime devono essere assistiti con strumentazioni all’avanguardia e metodologie evolute, come quelle usate per le altre patologie pediatriche gravi.

Abbiamo creato nel 2015 una rete che riunisce gli ospedali pediatrici italiani che eccellono nella diagnostica precoce e cura dei bambini vittime di violenza per favorire la condivisione di best practice nella diagnosi e cura dei piccole vittime e nel 2016 abbiamo presentato il Dossier “Maltrattamento e abuso sui bambini: una questione di salute pubblica” con le nostre raccomandazioni per le istituzioni.

Shaken Baby Syndrome, Una campagna per prevenire lo scuotimento dei più piccoli

Tra le forme meno conosciute di maltrattamento dei più piccoli c’è la Shaken Baby Syndrome, causata dallo scuotimento violento dei lattanti, che può portare a esiti anche fatali.

Per questo abbiamo creato la campagna Non Scuoterlo! (https://nonscuoterlo.terredeshommes.it/) e nel 2023 abbiamo presentato la prima indagine sui casi di bambine e bambini vittime di questa sindrome rilevati dagli ospedali che fanno parte della nostra rete.

Oltre a consentire una più ampia conoscenza del fenomeno, l’indagine suggerisce alcune raccomandazioni per le istituzioni sanitarie per contribuire alla costruzione di un sistema di protezione e prevenzione sostenibile.

L’indagine ha avuto il patrocinio di AGIA (Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza) AOPI (Associazione Ospedali Pediatrici Italiani) SIMEUP (Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Emergenza Pediatrica) SIP (Società Italiana di Pediatria) e CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche).