Nel percorso verso questa data i governi, le imprese e la società tutta devono implementare un modello di sviluppo in grado di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri.
Tre gli elementi fondamentali di questo modello:
- Crescita economica
- inclusione sociale
- tutela dell’ambiente.
Cos’è l’Agenda 2030 in breve
Possiamo definire l’Agenda 2030 come un ambizioso programma d’azione globale che ha l’intento di sconfiggere la povertà entro il 2030, e contemporaneamente proteggere il pianeta e garantire prosperità e pace a tutta l’umanità.
Questo programma nasce dall’esperienza dei Millennium Development Goals, i cui 8 obiettivi fissati dall’ONU non erano stati del tutto raggiunti alla scadenza della data del 2015.
Con l’approvazione dell’Agenda 2030 gli Stati affermano per la prima volta in maniera incontrovertibile che l’attuale modello di sviluppo è insostenibile sul piano economico e sociale, oltre a quello ambientale.
Il nuovo modello, quindi, dovrà adottare una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo.
Quali sono i 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030
Gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile (o SDGs secondo l’acronimo inglese) sono 17, ognuno dei quali è articolato in una serie di target specifici:
- Sconfiggere la povertà: Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo;
- Sconfiggere la fame: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile;
- Salute e benessere: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età;
- Istruzione di qualità: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento permanente per tutti;
- Parità di genere: Raggiungere l’uguagianza di genere e l’empowerment di tutte le donne e ragazze;
- Acqua pulita e servizi igienico sanitari: Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie;
- Energia pulita e accessibile: Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni;
- Lavoro dignitoso e crescita economica: Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti;
- Imprese, innovazione e infrastrutture: Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione e una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile;
- Ridurre le diseguaglianze: Ridurre l’ineguaglianza fra le nazioni e all’interno delle stesse;
- Città e comunità sostenibili: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili;
- Consumo e produzione responsabili: Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo;
- Lotta al cambiamento climatico: Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze;
- Vita sott’acqua: Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile;
- Vita sulla Terra: Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno e fermare la perdita di diversità biologica;
- Pace, giustizia e istituzioni solide: Promuovere società pacifiche e inclusive, garantire a tutti l’acceso alla giustizia e creare organismi efficaci, responsabili e inclusivi a tutti i livelli;
- Partnership per gli Obiettivi: Rafforzare gli strumenti di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.
Quali sono i 5 concetti chiave
Per mettere in atto nel nostro Paese questo modello di sviluppo e raggiungere gli SDGs il governo italiano nel 2017 ha lanciato la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, che è strutturata in cinque aree.
Esse corrispondono alle “5P” dello sviluppo sostenibile proposte dall’Agenda 2030:
- Persone: contrastare povertà ed esclusione sociale e promuovere salute e benessere per garantire le condizioni per lo sviluppo del capitale umano;
- Pianeta: garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali, contrastando la perdita di biodiversità e tutelando i beni ambientali e colturali;
- Prosperità: affermare modelli sostenibili di produzione e consumo, garantendo occupazione e formazione di qualità;
- Pace: promuovere una società non violenta ed inclusiva, senza forme di discriminazione. Contrastare l’illegalità;
- Partnership: intervenire nelle varie aree in maniera integrata.La strategia è aggiornata almeno ogni tre anni e, come ogni Paese firmatario, l’Italia è sottoposta a varie forme di verifica e monitoraggio del suo percorso verso gli SDGs.
Chi sono i destinatari dell’Agenda 2030
Siamo tutti noi.
Infatti gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile sono universali e toccano problemi che, in misura diversa, sono presenti in tutti i Paesi.
A contribuire al loro raggiungimento sono chiamati tutti: istituzioni internazionali, governi nazionali, enti pubblici e privati, imprese, organizzazioni della società civile e cittadini.
Per esempio le imprese possono integrare gli SDGs nelle loro strategie aziendali per avere un maggiore impatto positivo in ambito sociale e ambientale.
E noi privati cittadini cosa possiamo fare?
Ecco qualche suggerimento per fare parte del cambiamento:
-
- Adottare stili di vita più sostenibili (come mangiare meno carne, preferire i mezzi pubblici per spostarci, evitare lo spreco di cibo o di abiti);
- Fare donazioni ad organizzazioni che hanno programmi per la riduzione della povertà e delle disuguaglianze sociali e di genere;
- Nei nostri investimenti finanziari preferire fondi etici e sostenibili, dove per esempio vengono escluse le aziende che producono armi, inquinano l’ambiente o violano i diritti dei lavoratori.
Quali sono gli articoli più importanti e cosa dicono
Tutti gli Obiettivi fissati nell’Agenda 2023 sono importanti e interrelati tra loro.
Tuttavia la risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU del 25 settembre 2015 che lancia l’Agenda 2030 punta chiaramente il dito sulla disuguaglianza tra uomini e donne.
Finché a metà della popolazione umana vengono negati i diritti fondamentali e finché le donne e ragazze si trovano in posizione di subalternità rispetto all’uomo – è scritto – sarà impossibile creare una società dove ognuno possa esprimere le sue piene potenzialità.
Quindi possiamo considerare l’Obiettivo 5, ovvero il raggiungimento della piena parità di genere, fondamentale per la prosperità di tutta l’umanità.
Purtroppo anche il più recente Global Gender Gap Report segnala che il processo verso la parità di genere è arrivato solo al 68,4% e, se non si moltiplicheranno gli sforzi l’Obiettivo potrà essere raggiunto solo nel 2.154.
Terre des Hommes e l’Agenda 2030
La nostra organizzazione opera da oltre sessanta anni per eliminare le disuguaglianze sociali, combattere la fame e la povertà, assicurare il diritto alla salute e all’educazione ad ogni bambino e bambina.
Dal varo dei Millennium Goals prima e degli SDGs dopo, Terre des Hommes ha focalizzato sempre di più il suo lavoro per contribuire al raggiungimento di questi importanti obiettivi.
Dal 2012, con la nostra Campagna Indifesa, abbiamo intensificato il nostro impegno verso la protezione dei diritti delle bambine e delle ragazze in Italia e nel mondo, e il loro empowerment, in linea con quanto fissato dall’Obiettivo dell’Agenda 2030.
Nel 2022 i nostri progetti hanno contribuito agli SDGs 1, 2, 3, 4, 5, 8, 10, 11 e 16. Ulteriori informazioni puoi trovarle nel nostro Bilancio Sociale.
Voi fare la tua parte? Dona ora e contribuirai anche tu a far uscire dalla povertà una famiglia.
Oppure puoi adottare a distanza un bambino o una bambina a cui puoi offrire istruzione di qualità, cure, cibo e protezione con una donazione regolare.