Mentre Adam, assieme ad altri bambini gazawi gravemente feriti, da una settimana sta ricevendo le cure di cui ha diritto nell’ospedale Niguarda di Milano, un numero imprecisato (si parla di 30.000 ma potrebbero essere molti di più) di bambini e adolescenti a causa dei bombardamenti hanno subito ferite e mutilazioni che mettono a repentaglio non solo la loro salute attuale, ma anche la possibilità in futuro di vivere una vita autonoma: studiare, lavorare, avere una famiglia.
Gli effetti devastanti della guerra sui bambini di Gaza
Il conflitto israelo-palestinese a seguito dell’attacco del 7 ottobre 2023 di Hamas è uno dei più devastanti degli ultimi decenni, anche per l’impossibilità dei 2 milioni di abitanti di Gaza di fuggire, essendo chiusi tutti i valichi.
Inoltre il blocco prolungato degli aiuti umanitari e le recenti modalità di distribuzione del cibo stanno di fatto privando i gazawi dei beni di prima necessità e mettendo a rischio la loro sopravvivenza.
Queste privazioni e l’utilizzo spropositato della violenza dell’esercito israeliano contro i civili, li rifugi, le scuole e le strutture sanitarie stanno avendo un impatto senza precedenti sui bambini di Gaza. Ecco alcuni dati:
- 39.000 minorenni hanno perso almeno 1 genitore, 17.000 li hanno persi entrambi
- Più di 15.000 sono i bambini e gli adolescenti uccisi e identificati
- Il 93% dei bambini e adolescenti soffre la fame
- 290.000 bambini e bambine al di sotto dei 5 anni non possono essere alimentati secondo le loro necessità e hanno urgente bisogno di integratori nutrizionali per scongiurare la malnutrizione
- Il 100% delle famiglie ha dovuto lasciare la propria casa almeno una volta e il 90% delle case sono danneggiate o distrutte
- 658.000 minori in età scolare e 87.000 studenti delle superiori non hanno potuto frequentare la scuola negli ultimi due anni.
L’impatto psicologico della guerra sui giovani di Gaza
Questi numeri descrivono una situazione catastrofica, dove qualsiasi diritto fondamentale dei bambini e adolescenti è quotidianamente calpestato dalla potenza occupante che, secondo il diritto internazionale, ha l’obbligo di provvedere alle necessità di base dei civili.
Ecco il racconto di una bambina di Gaza:
Vivere sotto i costanti bombardamenti e sfollamenti ha anche un pesante risvolto psicologico per tutta la popolazione, ma in particolare per i bambini e le bambine. I traumi a cui sono stati esposti in questi anni e quelli che vivono quotidianamente hanno generato disturbi da stress post-traumatico, ansia e depressione.
Un’indagine pubblicata a dicembre 2024 ha rivelato che:
- Il 96% dei bambini sente che la morte è imminente,
- Il 92% dei bambini non accetta la realtà,
- L’87% mostra una forte paura,
- Il 79% soffre di incubi,
- Il 77% dei bambini evita di parlare di eventi traumatici,
- Il 73% dei bambini mostra sintomi di aggressività,
- Il 49% dei bambini desidera morire a causa della guerra,
- molti altri mostrano segni di ritiro sociale e di grave ansia, oltre a un senso pervasivo di disperazione.
Anche se la guerra finisse in questo momento è evidente che i bambini di Gaza avrebbero bisogno di un sostegno immediato per la salute mentale e che molti di loro necessiteranno di anni di cure specialistiche per superare i traumi e guardare in modo positivo al futuro.
La resilienza dei bambini di Gaza: sopravvivere alla guerra
In questi anni di guerra, tuttavia, sono stati molti i bambini e le bambine che si sono distinti per la loro capacità di reagire in modo positivo a queste difficilissime condizioni di vita e che si sono attivati per aiutare gli altri.
Alcuni sono diventati dei veri e propri influencer, raccontando quotidianamente attraverso i social la loro vita quotidiana.
Una di queste era Yaqeen Hammad, uccisa a 11 anni il 23 maggio 2025 mentre era in casa con la sua famiglia. I suoi video la ritraggono sorridente mentre distribuisce cibo o beni di prima necessità. La sua frase preferita era “Niente è impossibile a Gaza!”

Yaqeen Hammad
Molte bambine e bambini come la dodicenne Jana al-Skeifi, dopo il ferimento o l’uccisione dei genitori e parenti si ritrovano a dover provvedere a portare a casa l’acqua e il cibo, facendo lunghe code e correndo il rischio di essere colpiti dagli spari.

Jana al Skeifi
L’impegno di Terre des Hommes per i bambini di Gaza
Sin dall’inizio delle ostilità Terre des Hommes è intervenuta per portare aiuti umanitari d’emergenza e supportare le attività del PMRS (Palestinian Medical Relief Society), che ha instancabilmente perseguito la sua missione di curare ed assistere la popolazione civile di Gaza. Questo nonostante il fatto che alcune sue cliniche, ambulanze e magazzini siano stati colpiti dai bombardamenti, con conseguente perdita di preziose attrezzature mediche e farmaci essenziali.
Le equipe mobili si sono recate in moltissimi campi di sfollati e rifugi in tutta la Striscia, lavorando in condizioni spesso di estrema insicurezza e pericolosità, offrendo gratuitamente farmaci e assistenza medica di vario tipo, compresa quella ginecologica e pediatrica, a donne in gravidanza, neomamme che allattano, neonati, bambini, persone con disabilità e malati cronici.
Migliaia di bambini e bambine sono stati sottoposti a screening per identificare il livello di malnutrizione e curarli con integratori.
Abbiamo anche partecipato alla campagna di vaccinazione contro la poliomielite.
Per aiutare i bambini di Gaza anche dal punto di vista psicologico con il PMRS organizziamo una serie di attività ricreative e ludico-didattiche per i bambini in molti rifugi e campi di sfollati, perché almeno per qualche ora potessero dimenticare il clima di violenza che li circonda e tornare a essere bambini.
Gli operatori offrono supporto psicosociale anche agli adulti che lo richiedono.
Per le donne e le ragazze sfollate sono stati organizzati degli incontri per sensibilizzarle sui rischi della violenza di genere e sui modi per chiedere aiuto in caso di abusi.
Come aiutare i bambini di Gaza
Pur operando in condizioni difficilissime i nostri partner non si fermano, e noi con loro. Ma abbiamo bisogno di te.
Con la tua donazione puoi garantire:
- farmaci,
- kit igienici e kit specifici per donne e ragazze,
- dispositivi medici,
- latte artificiale per i neonati,
- cibo altamente proteico per sostenere i bambini che soffrono di malnutrizione.
- sostegno psicologico specializzato.
Dona ora per portare speranza ai bambini e alle bambine di Gaza