In occasione dell’anniversario della ratifica della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC) da parte dell’Italia, ed a sei mesi dalla pubblicazione dell’Agenda per l’infanzia e l’adolescenza a cura del Gruppo CRC, il Network prova a fare il punto, e ne discute nel corso di un evento organizzato il 30 maggio all’interno del Festival ASviS, per capire a che punto siamo nella presa in carico dei 10 obiettivi individuati nel documento, in cui sono state proposte una serie di azioni ritenute prioritarie e non più rinviabili per rendere concreto l’impegno verso le nuove generazioni.
In qualità di membri del Gruppo CRC riportiamo il comunicato stampa diffuso in occasione dell’evento.
SERVE UN’ATTENZIONE IMMEDIATA DA PARTE DELL’AGENDA POLITICA
Al centro dell’incontro alcuni fenomeni che, secondo le associazioni, richiedono un’attenzione immediata da parte dell’agenda politica del governo, e in particolare: povertà minorile, ambiente e cambiamenti climatici e denatalità. Durante l’evento verranno proposte anche azioni concrete da attuare per invertire la rotta ed individuate da parte degli oltre cento soggetti del Terzo Settore che compongono il Gruppo CRC e che da più di vent’anni sono attivi nella promozione e nella protezione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Sul tema della natalità, in particolare, il Gruppo CRC invita il governo a mettere in campo politiche e interventi in grado di supportare la genitorialità a partire dal periodo prenatale assicurando adeguate risorse economiche, servizi educativi di qualità, congedi parentali sia per le madri che per i padri, e assicurare a tutti i nuovi nati itinerari di crescita e di sviluppo adeguati. I due aspetti, generatività e genitorialità, vanno infatti affrontati assieme.
Per il contrasto alla povertà minorile, il Gruppo CRC sollecita da tempo la piena attuazione del Piano di Azione Nazionale della Garanzia Infanzia (PANGI), il documento programmatico presentato alla Commissione Europea e che prevede azioni per migliorare l’accesso e l’aumento della partecipazione ai servizi da parte dei minorenni in difficoltà e delle loro famiglie, attraverso una serie di azioni da realizzare entro il 2030 al fine di contrastare le diseguaglianze nel nostro Paese.
L’importanza della partecipazione giovanile e dei diritti
A questo proposito, è fondamentale il percorso di partecipazione dei bambini e dei ragazzi avviato dalle istituzioni e dedicato all’ascolto e al coinvolgimento nei processi trasformativi e migliorativi della qualità della loro vita attraverso lo Youth Advisory Board (YAB), nato per raccogliere le voci di bambini e ragazzi che vivono in Italia sulle azioni previste dalla Garanzia Infanzia, o l’iniziativa Youth4Climate, che si terrà a Roma a ottobre 2023, organizzata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e che ospiterà giovani provenienti da tutto il mondo per premiare le migliori proposte progettuali per il contrasto al cambiamento climatico.
In primo piano c’è anche la riforma sulla cittadinanza: il Gruppo CRC rinnova l’invito al Parlamento ad approvare una legge che faciliti il raggiungimento della cittadinanza italiana per i minorenni di origini straniera, e ricorda che nell’anno scolastico 2020/21 nel nostro Paese le scuole hanno accolto 865.388 studenti di cittadinanza non italiana, di cui il 65,4% nato in Italia.
Infine, sul tema della sostenibilità, il Gruppo CRC chiede al Governo di realizzare campagne di informazione sull’impatto dei cambiamenti climatici, di potenziare, a partire dal Piano RiGenerazione Scuola, l’educazione ambientale e di integrare nei Piani di mitigazione dei rischi ambientali e di adattamento al cambiamento climatico i bisogni e i diritti dei bambini e adolescenti, assicurando linee di bilancio dedicate e il loro coinvolgimento.
A che punto siamo?
Il Gruppo CRC osserva come, invece, non siano stati fatti ancora passi in avanti rispetto alla raccolta dati su infanzia e adolescenza: nessuna delle tre banche dati previste per legge e di cui il Gruppo CRC sollecita da anni la messa in funzione risulta ancora pienamente operativa. Sia S.In.Ba (Sistema informativo sulla cura e la protezione dei bambini e delle loro famiglie) previsto dalla legge 328/00, sia la banca dati dei minori adottabili e dei coniugi “aspiranti all’adozione nazionale e internazionale” prevista dalla legge 149/2001, che la banca dati dell’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile prevista dalla legge 38/2006, sono infatti ancora incomplete.
Infine, in tema di governance il Gruppo CRC attende l’annunciata costituzione del nuovo Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, e la nomina del nuovo coordinatore della Garanzia Infanzia, mentre in Parlamento osserva con rammarico come non sia stata ancora nominata la Commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza.
È possibile seguire e rivedere l’evento, in programma per martedì 30 maggio alle ore 11, a questo link