L’arte può davvero trasformare la vita di un bambino?
Per Walid, 13 anni, disegnare è diventato un modo importante per affrontare le difficoltà della sua vita da bambino rifugiato siriano in Libano. Oggi è molto orgoglioso di mostrare i suoi disegni con la sua insegnante di inglese, da cui ha ricevuto qualche lezione d’arte dopo essersi iscritto come studente al progetto “Back to the Future“.
“Attraverso il disegno, Walid ha scoperto come esprimere le sue emozioni in un modo rapido e divertente, dopo le attività di supporto psicosociale e life skill, e questo lo ha cambiato completamente! Sono felice di aver contribuito a migliorare la sua vita” dice Rowayda, l’insegnante di Walid.
In seguito alla morte di suo padre Walid ha dovuto lasciare la scuola in tenera età e ha iniziato a fare qualsiasi lavoro trovasse solo per poter aiutare la sua famiglia. Dopo l’incontro con un operatore del progetto Back to the Future i familiari hanno deciso di inserirlo nelle attività didattiche e psicosociali, che sono completamente gratuite.
Un giorno l’insegnante gli ha chiesto di esprimere i suoi pensieri sui membri della famiglia, le stagioni, le sue emozioni e qualsiasi altra cosa desiderasse, attraverso delle illustrazioni.
Con una pratica costante, Walid ha scoperto la sua passione per il disegno. È molto bravo a trasmettere i suoi sentimenti e il suo stato emotivo sulla carta, anche quelle dei suoi fratelli.
Ogni volta che deve disegnare, Walid è strafelice e prova un profondo senso di soddisfazione e rilassatezza. Non solo disegna, ma trasforma i suoi schizzi in un gioco di indovinelli insieme ai suoi fratelli e ha mostrato un cambiamento positivo nella sua esperienza di apprendimento.
Insomma possiamo dire che Walid ha trovato il modo perfetto per sfogarsi ed esprimere le sue emozioni attraverso l’arte.
Back to the Future (Ritorno al Futuro) è un progetto finanziato dal Fondo Fiduciario Regionale dell’Unione Europea in risposta alla crisi siriana (Fondo MADAD) che mira a fornire un ambiente protettivo e attento a oltre 16.955 bambini vulnerabili rifugiati e delle comunità ospitanti, garantendo le attività extrascolastiche per 5.380 bambini e indirizzando 350 bambini a rischio e/o con particolari esigenze ai servizi specializzati. Inoltre il progetto beneficierà in maniera indiretta 12.200 studenti tramite la modernizzazione di 18 scuole pubbliche e 4 centri di apprendimento in Libano. Infine favorirà l’impegno comunitario, rivolgendosi a 4.245 assistenti in materie come attività educative e tutela dei minori.
Il progetto viene implementato in tutto il Libano nell’arco di due anni (2019-2021) da un consorzio composto da 3 ong: oltre a Terre des Hommes, AVSI e War Child Holland.