Cosa sono e cosa rappresentano le caste in India
Il sistema delle caste indiane, nato migliaia di anni fa, definiva il posto di ogni persona nella società: dal lavoro che poteva svolgere fino a chi poteva sposare.
Oggi, sebbene la legge vieti ogni forma di discriminazione basata sulla casta, le sue tracce restano visibili nella vita quotidiana, soprattutto nelle zone rurali.
Struttura e gerarchia delle caste
Le origini del sistema risalgono ai testi sacri dell’induismo, che suddividevano la società in quattro grandi gruppi chiamati varna:
- Brahmana, i sacerdoti e gli studiosi;
 - Kshatriya, i guerrieri e governanti;
 - Vaishya, i commercianti e artigiani;
 - Shudra, i lavoratori e servitori.
 
Al di fuori di questa gerarchia si trovano i Dalit, un tempo definiti anche “intoccabili”: coloro che per secoli sono stati esclusi dai diritti fondamentali e costretti ai lavori più umili.
Funzioni sociali e professionali delle caste
Nel sistema tradizionale, nascere in una casta significava ereditare un mestiere, un ruolo e una posizione sociale. Il destino era scritto fin dalla nascita, e difficilmente si poteva cambiare.
Oggi, con l’espansione dell’istruzione e la crescita delle città, molte di queste barriere si stanno indebolendo, ma in molte aree rurali le caste restano un riferimento importante nella vita comunitaria, nei matrimoni e nella politica locale.
Discriminazione e sfide nel sistema delle caste
La discriminazione di casta è ancora una realtà per milioni di persone. I Dalit e le popolazioni tribali (Adivasi) affrontano esclusione sociale, violenze e difficoltà di accesso a scuola, lavoro e sanità.
Il governo indiano ha introdotto leggi severe contro la discriminazione e programmi di inclusione — come le quote riservate per le caste svantaggiate — ma le disuguaglianze restano radicate, soprattutto nelle zone più povere.
Movimenti di riforma e abolizione delle caste
Nel corso del Novecento, figure come Mahatma Gandhi e B. R. Ambedkar hanno segnato la storia della lotta contro il sistema delle caste. Gandhi parlava di Harijan, i “figli di Dio”, invitando a superare la logica della purezza e dell’intoccabilità. Ambedkar, invece, chiedeva una rottura netta e una nuova India fondata sull’uguaglianza dei diritti.
Grazie anche a queste battaglie, la Costituzione del 1950 ha abolito ufficialmente le caste come base di discriminazione, almeno sul piano legale.
Implicazioni globali del sistema delle caste
Il sistema delle caste, anche se nasce in India, non si ferma ai confini del Paese. Oggi milioni di persone di origine indiana vivono e lavorano all’estero: non solo in Europa o negli Stati Uniti, ma anche nei Paesi del Golfo come Emirati Arabi Uniti, Qatar e Oman.
In questi contesti, le antiche divisioni sociali possono riaffiorare in forme più sottili, per esempio nella scelta dei partner o dei matrimoni, che in molte famiglie restano combinati per casta o per comunità d’origine. Allo stesso modo, alcune gerarchie sociali si riflettono ancora nei rapporti di lavoro, specialmente tra i migranti impiegati nei settori meno tutelati.
Le nuove generazioni di migranti indiani, però, stanno iniziando a portare un cambiamento e a vivere in contesti multiculturali, facendo scelte anche fuori dalle tradizioni.
Verso una società indiana senza caste
L’India contemporanea è un paese in rapido cambiamento, dove urbanizzazione, istruzione e movimenti giovanili stanno sfidando i confini tradizionali delle caste. Le nuove generazioni, soprattutto nelle città, mostrano una crescente apertura verso relazioni e carriere indipendenti dall’origine familiare.
Un futuro realmente privo di caste resta una sfida complessa, ma anche un obiettivo condiviso da chi immagina un’India più equa e inclusiva. Superare le caste significa non solo cambiare leggi, ma trasformare mentalità, tradizioni e abitudini radicate da secoli.
Terre des Hommes e il suo impegno in India
Nel contesto di queste disuguaglianze, Terre des Hommes lavora da anni per garantire a bambini e bambine vulnerabili il diritto all’istruzione, alla protezione e a un futuro libero da sfruttamento e discriminazioni.
I progetti di Terre des Hommes nel continente indiano si concentrano in particolare negli stati del Tamil Nadu e del West Bengal, dove l’appartenenza a una casta o a una comunità tribale può ancora determinare l’accesso alle opportunità.
Nel Tamil Nadu, in particolare, Terre des Hommes sostiene la comunità Irular, una delle più emarginate del Paese, spesso priva di documenti di identità, accesso all’istruzione e ai servizi essenziali. Attraverso programmi di educazione e sostegno alle famiglie, l’organizzazione lavora per prevenire il lavoro minorile e promuovere l’inclusione scolastica dei bambini Irular che oggi possono dire di essere la prima generazione di questa comunità che va a scuola.
Sempre nel Tamil Nadu, l’organizzazione porta avanti progetti per favorire l’educazione dei bambini delle comunità tribali delle Jawadhu Hills, una zona montuosa dove la povertà e l’isolamento geografico rendono difficile frequentare la scuola. L’intervento punta a migliorare la qualità dell’insegnamento, formare i docenti e garantire a ogni bambino il diritto di imparare e crescere in un ambiente sicuro.
Con queste iniziative, Terre des Hommes contribuisce a ridurre le disuguaglianze sociali e di casta, costruendo percorsi di emancipazione e dignità per bambini, bambine e adolescenti.
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