Le stesse relazioni tra coetanei si sviluppano anche attraverso i device elettronici, portando spesso a nuove conoscenze.
Tuttavia, come molti esperti sottolineano, queste esperienze non sono esenti da rischi.
È quindi necessario che i genitori siano consapevoli sia delle opportunità che dei pericoli del web.
In questo modo sapranno gestire il loro tempo di permanenza sugli schermi e consigliare i bambini verso forme di gioco online più sicure, istruttive e piacevoli.
Giocatori bambini online: i numeri
La passione per i videogiochi coinvolge un numero sempre più grande di persone e i minorenni costituiscono una grossa fetta dei giocatori.
Secondo l’ultimo report di Video Games Europe:
- il 53% degli europei tra i 6 e i 64 anni (pari a 126,5 milioni) passa parte del suo tempo libero con i videogiochi
- dal 2021 al 2022 i giocatori sono aumentati dell’1,4%
- sono quasi 23 milioni di bambini dai 6 ai 14 anni che usano i videogame
- nella fascia 15-24 anni sono 26,5 milioni
- tra i bambini dai 6 ai 10 anni il 71% usa i videogiochi
- nella fascia tra gli 11 ai 14 anni la percentuale sale al’81%
- tra i 15 e i 24 anni gli utilizzatori sono il 73%
- bambine e ragazze rappresentano una grossa quota dei giocatori: le under-18 sono quasi 15 milioni.
Conoscere i giochi pericolosi per bambini in rete: il rating PEGI
Da questi numeri si evince come sia molto importante che ogni bambino abbia accesso a videogame adatti alla sua età.
L’Europa ha stabilito una classificazione per età e contenuto dei videogiochi, si chiama PEGI (Pan European Game Information) che avvisa i genitori dell’eventuale presenza di linguaggio scurrile, violenza, contenuti che possono fare paura, riferimenti a droghe, sesso o discriminazione o della possibilità di fare acquisti nel gioco.
Ecco quella per età:
- 3 anni (va bene per qualsiasi età)
- 7 anni (può contenere qualche tipo di violenza implicita o non realistica che potrebbe impaurire bambini di età inferiore)
- 12 anni (può mostrare violenza realistica contro personaggi di fantasia o violenza non realistica contro personaggi umani, qualche volgarità nel linguaggio o allusioni sessuali)
- 16 anni (qui la violenza contro gli umani è più realistica, il linguaggio può essere più volgare, può essere raffigurato l’uso di droghe o nudi erotici)
- 18 anni (giochi che contengono violenza contro personaggi indifesi, esaltazione delle droghe o attività sessuali esplicite).
Varie sono le etichette per segnalare il contenuto dei videogame
Tutti i principali videogiochi e piattaforme hanno la classificazione PEGI come parte integrante dei loro sistemi di controllo parentale.
Ulteriori informazioni sono accessibili sull’app PEGI o il sito PEGI.
In Italia i videogiochi che non hanno il rating PEGI devono avere la classificazione AGCOM, equivalente alla prima.
Se un videogame non possiede né l’una né l’altra è fortemente consigliabile non acquistarlo.
I principali pericoli dei giochi online per i bambini
I rischi che corrono i bambini online non derivano solo da possibili contenuti inappropriati dei videogame.
Infatti anche le interazioni con gli altri giocatori possono nascondere problemi o abusi.
Ad esempio fenomeni di cyberbullismo nelle chat, di cui spesso sono vittime le ragazze.
Una ricerca condotta nel Regno Unito su un campione di 4.000 giocatori ha rivelato che la metà delle giocatrici (il 49%) ha subito almeno una volta abusi online.
Questo dato schizza al 75% nella fascia d’età compresa tra i 18 e il 24 anni
Anche le gamer italiane (il 47% dei giocatori nel nostro Paese) devono fare i conti con abusi verbali e insulti quando impugnano il controler.
Al punto che il 72% spegne il microfono quando gioca per non essere riconosciuta.
Il gamer Tuberanza ha accettato la sfida proposta da Wind per la campagna #Voceallegamer e ha giocato una partita indossando un microfono che trasformava la sua voce in quella di una ragazza.
Lui che solitamente trascorre ore e ore a giocare è stato costretto a interrompersi dopo sole 3 ore a causa degli insulti ricevuti in tutte le lingue!
Per evitare questi problemi si può bloccare la chat e i messaggi da altri utenti e, nei casi più gravi, fare una segnalazione agli amministratori dei giochi.
Tra gli altri problemi segnaliamo:
- sottrazione di informazioni personali e conseguente furto d’identità
- adescamento online (grooming)
- sfruttamento a fini sessuali delle immagini delle webcam usate dai bambini durante il gioco
- frodi su carta di credito
- penetrazione di malware nei device usati.
Le più efficaci misure per la protezione dei bambini online sono:
- attivare i sistemi di parental control nei device elettronici utilizzati
- mettere un limite al tempo trascorso su Internet
- evitare di lasciare che un bambino molto piccolo utilizzi uno smartphone o tablet da solo.
Come educare i bambini alla sicurezza online
Come abbiamo già sottolineato è importante che i genitori siano attivi in prima persona nell’educazione delle bambine e dei bambini all’uso responsabile del web.
Infatti delegando alla scuola o ad altre figure esterne alla famiglia l’apprendimento delle regole per la sicurezza online non si può avere la certezza che queste siano seguite dai figli.
Non vi sentite molto esperti?
Niente paura, ci si può informare su alcuni siti di riferimento per la sicurezza dei videogiochi.
Sicuramente un ottimo punto di partenza è il sito istituzionale Tutto sui videogiochi che contiene facili guide e pratici consigli per i genitori.
L’importanza di una comunicazione continua con i minori
Non si sottolinea mai abbastanza quanto sia essenziale stabilire un dialogo continuo e aperto con i propri figli anche sulle loro esperienze online.
La realtà virtuale per loro è importante esattamente come il mondo reale e ogni esperienza negativa che vi fanno ha conseguenze concrete sulla loro serenità.
È quindi fondamentale assicurarsi la loro fiducia e confidenza, magari anche giocando insieme ai videogame.
In questo modo potrete osservare se il loro comportamento è a rischio o se ci sono gamer che hanno un atteggiamento sbagliato nei loro confronti.
Insomma, diventando compagni di gioco anche solo per qualche ora sarà più facile che vostro figlio si rivolga a voi per condividere un dubbio o una preoccupazione.
Le attività di Terre des Hommes per proteggere i minori online
Terre des Hommes, insieme a una coalizione di oltre 60 organizzazioni della società civile, nel 2022 ha lanciato la campagna #ChildSafetyOn! per sensibilizzare i cittadini europei sull’urgenza di proteggere le bambine e i bambini nel mondo digitale.
La campagna inoltre chiedeva agli Stati membri dell’UE di aumentare le misure di protezione con l’adozione del nuovo Regolamento UE che stabilisce norme per la prevenzione e la lotta contro l’abuso sessuale sui minori online.
In Italia Terre des Hommes nel 2023 ha organizzato un convegno all’Università di Milano per presentare a un pubblico di esperti e istituzioni le sue 5 proposte di riforma normativa che mirano proprio a garantire una tutela più effettiva delle vittime di reati online.
Nei prossimi mesi avranno luogo altre riunioni tecniche con gruppi parlamentari e professionisti del web.
E’ possibile sostenere queste attività per la protezione dei minori online facendo una donazione singola o ricorrente: ogni aiuto è prezioso per assicurare la sicurezza dei nostri figli sul web!