L’insicurezza nella quale si trova a vivere la popolazione civile a causa dei combattimenti si riflette infatti in maniera particolarmente drammatica sulle donne ucraine, che costituiscono la maggioranza dei rifugiati in Europa e degli sfollati nelle zone del Paese meno colpite dal conflitto.
Lo ha ricordato anche Amnesty International in occasione dell’ultima Giornata Internazionale della Donna dichiarando che le donne in Ucraina sono in grave pericolo per il forte impatto che il conflitto sta avendo sulla loro sicurezza, salute e benessere.
In questo primo anno di guerra infatti sono state segnalate molte forme di violenza di genere, con rischi particolarmente elevati per le donne e le ragazze che si spostano per fuggire ai bombardamenti, sia nell’attraversamento delle frontiere che nei centri di transito e nei rifugi.
Sono stati segnalati episodi di violenza da parte del partner, violenza economica, molestie sessuali, violenze sessuali anche come arma di guerra.
Particolarmente alto è poi il rischio di tratta a scopo di sfruttamento sessuale ad opera di organizzazioni criminali a volte presenti alle frontiere, dove il controllo dei documenti è scarso e le giovani donne non sono accompagnate da altri membri della famiglia.
I dati e le statistiche della situazione delle donne ucraine dall’inizio della guerra
A un anno dall’entrata delle truppe russe in territorio ucraino sono quasi 8 milioni le persone che sono fuggite in Europa. Per la maggior parte si tratta di donne e bambini perché la legge marziale proibisce agli uomini dai 18 ai 60 anni di lasciare il Paese.
Le nazioni che hanno accolto più rifugiati ucraini sono la Polonia (1,5 milioni) e la Germania (più di un milione).
In Italia, secondo i dati del ministero dell’Interno dall’inizio del conflitto a fine dicembre 2022 sono arrivati 173.000 ucraini, di cui oltre 92mila donne (53%) e quasi 50.000 minori.
All’interno dell’Ucraina a fine 2022 gli sfollati erano 13,4 milioni, persone che avevano visto la loro casa bombardata o che si sono dovuti spostare dal luogo di residenza perché era a rischio la loro vita.
Anche tra gli sfollati la maggioranza sono donne, bambini e anziani, le cui condizioni economiche sono molto precarie accrescendo il rischio di violenza e abusi.
Circostanze come queste sono il terreno di coltura di fenomeni come la tratta, nel quale delle organizzazioni criminali approfittano della crisi per reclutare con l’inganno soprattutto donne e ragazze, offrendo loro il miraggio di un lavoro, per trasferirle in altri Paesi e sfruttarle nella prostituzione o in occupazioni usuranti, senza alcuna tutela e senza la possibilità di sottrarsi al compito che hanno assegnato loro i trafficanti.
Le iniziative per tutelarle
Le donne ucraine in fuga dalla guerra hanno quindi estremo bisogno di assistenza e protezione, non potendo contare su alcun reddito né sulla consueta rete di relazioni.
Per questo l’Unione Europea, già all’inizio di marzo del 2022, ha deciso di concedere alle rifugiate e ai rifugiati provenienti dall’Ucraina una Protezione Temporanea, che garantisce l’accesso all’alloggio, al welfare e all’assistenza sanitaria.
Con un permesso di soggiorno nell’UE, le donne ucraine possono lavorare e iscrivere i bambini a scuola.
L’8 marzo 2023 la Commissione Europea ha comunicato che questa protezione temporanea è prorogabile fino al 2025 e oltre, se necessario.
Contro la tratta di esseri umani l’Unione Europea ha messo in atto sin dallo scorso maggio un piano comune per sensibilizzare sui rischi e sostenere le potenziali vittime tra le donne e le ragazze che fuggono dalla guerra in Ucraina.
L’impegno di Terre des Hommes a favore delle donne ucraine
La nostra organizzazione si è attivata sin dai primi giorni del conflitto per portare soccorso alla popolazione civile ucraina, in particolar modo donne, ragazze e bambini. Ecco come:
– Abbiamo inviato importanti forniture di farmaci, articoli medicali e attrezzature mediche agli ospedali pediatrici del Paese
– abbiamo offerto supporto psicologico e materiale alle mamme con bambini in fuga dalla guerra in Polonia, a Cracovia e Kobylka, contribuendo alla nascita di due spazi protetti per donne e minori che hanno aiutato in vario modo oltre 4.000 persone nel 2022.
– In Italia, al valico di Ugovizza a Tarvisio, a Udine e in altri luoghi del Friuli Venezia Giulia dove arrivano la maggior parte dei rifugiati ucraini, abbiamo aperto dei presidi d’accoglienza, supporto psicologico e orientamento ai servizi del territorio con la presenza di una mediatrice e una psicologa madrelingua ucraina di cui hanno usufruito oltre 5.000 persone.
Molte donne ucraine sono rimaste in contatto con la psicologa anche dopo aver lasciato la regione, grazie a un servizio molto apprezzato di consultazioni on line e telefoniche.
Negli spazi di un’associazione locale abbiamo offerto lezioni d’italiano per donne e bambini e attività ricreative per integrarli nel tessuto sociale delle comunità d’accoglienza.
– A Milano il nostro Spazio Indifesa presso l’hub alimentare del Gallaratese del Comune di Milano Food Policy è diventato il fulcro del sistema di accoglienza di questa città, offrendo a 400 famiglie di rifugiati cibo, beni essenziali, mediazione linguistica, assistenza psicologica, attività psicosociali e ricreative per bambini, lezioni di italiano, servizi di orientamento al lavoro, educazione finanziaria e visite mediche alle donne ucraine e ai loro figli.
– In una cittadina vicina a Milano abbiamo messo a disposizione due appartamenti a 7 donne ucraine con bambini.
Come aiutare le donne ucraine
L’ondata di solidarietà verso le rifugiate e i rifugiati ucraini che si è manifestata subito dopo l’aggressione russa a distanza di un anno si è notevolmente ridimensionata, ma i bisogni delle donne ucraine e dei loro bambini sono ancora tanti.
In particolare l’assistenza psicologica è cruciale, perché la prolungata lontananza da casa sta facendo emergere nuove problematiche di relazione con la parte della famiglia rimasta in patria e con i figli, stati depressivi, disturbi alimentari, ecc.
Terre des Hommes intende continuare a supportare e proteggere le donne e le ragazze ucraine fino a quando ce ne sarà bisogno.
Se anche tu vuoi contribuire alla loro assistenza visita questa pagina per donare.