Adozione a Distanza: storie di cambiamento - Terre des Hommes Italia

Adozione a Distanza: storie di cambiamento

Sraboni
Sraboni Parvin vive nel distretto di Kurigra, in Bangladesh. Il padre è mancato quando aveva un anno, la madre vive altrove con il secondo marito, il fratello ha una sua famiglia. Lei vive insieme a sua zia. Nel 2008 entra a far parte del programma di Sostegno a Distanza e da allora seguiamo da vicino il suo caso.

Qualche anno fa viene bocciata per una insufficienza in matematica e da quel momento inizia per lei una fase di depressione per cui smette di comunicare con i suoi coetanei. Non ne vuole più sapere della scuola ed evita qualsiasi interazione sociale. Il nostro operatore inizia a farle visita, le dice di non smettere di lottare e la rassicura che le staremo vicini per aiutarla a superare l’esame e che non sarebbe più stata sola. Riceve così ripetizioni di matematica quattro giorni alla settimana per quattro mesi e le regaliamo una bicicletta per venire fino al centro. Un anno dopo supera l’esame di matematica e si iscrive al College dove ha degli ottimi voti. Oggi ha 21 anni, è una ragazza più sicura di sé, ha un piccolo lavoretto con cui riesce a soddisfare i suoi bisogni e aiutare la zia e fa parte del gruppo di ragazzi e ragazze che si occupano dell’app Uniti si vince nata per dare informazioni utili agli abitanti della baraccopoli di Baunya-Badh di Dacca su istruzione, salute, assistenza legale e servizi legati all’acqua e all’elettricità.

“Sono più serena e sono decisa a non rinunciare più ai miei sogni”, dice Sraboni con un bel sorriso.

Nel 2022, grazie all’Adozione a Distanza, in Bangladesh

  • 1028 bambini e ragazzi hanno ricevuto supporto scolastico, in particolare in inglese e matematica, materiale per la scuola e una copertura per le tasse scolastiche;
  • il tasso di promozione nei diversi livelli scolastici è stato del 97%;
  • le attività extracurricolari, seguite in maggioranza dalle ragazze, hanno consentito di scoprire nuovi interessi, costruire una buona autostima, sviluppare capacità di leadership e migliorare le prestazioni accademiche;
  • 169 ragazzi e ragazze hanno avuto accesso a corsi di formazione professionale, così che prima ancora di terminare gli studi possano fare esperienze lavorative che li aiuteranno nel loro futuro;
  • Sono stati organizzati incontri sulle questioni di per informare e sensibilizzare contro stereotipi e pregiudizi;
  • tutti i bambini del programma hanno ricevuto controlli medici periodici e 196 di loro hanno ricevuto cure specifiche. Sono stati più di 1800 i bambini e i ragazzi che hanno ricevuto un supporto psicologico individuale o di gruppo;
  • sono stati creati dei Comitati, formati ciascuno da circa 30 persone, per garantire una maggiore protezione dell’infanzia. Si riuniscono per discutere di problematiche sorte nei quartieri e, se si individuano dei bambini che hanno bisogno di assistenza, la famiglia viene seguita per risolvere il problema;
  • bambini e famiglie sono stati coinvolti nelle celebrazioni per: la giornata dell’infanzia, dell’indipendenza, la giornata dell’igiene e del ciclo mestruale, la settimana dei diritti dell’infanzia o la giornata internazionale della salute mentale. Tutte occasioni per sensibilizzare le comunità su tematiche importanti e sui diritti;
  • è stata organizzata una giornata di formazione di autodifesa, che ha visto la partecipazione di oltre 60 adolescenti che hanno imparano i fondamenti delle arti marziali e a proteggersi in caso di pericolo.

condividi con i tuoi amici

Leggi le storie