“Quando l’ho visto per la prima volta ho pensato: che bel bambino! Capelli biondi, la pelle rosea, chiarissima…”, racconta la dottoressa Khawla Kreasta, farmacista libica venuta in Italia a novembre per seguire una formazione specialistica all’ospedale Meyer di Firenze organizzata dal nostro progetto OPLA – Ospedali pediatrici libici accessibili, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
“All’inizio il cancro era molto aggressivo ed è stato difficile dare la diagnosi ai genitori, spiegare che ci sarebbero voluti molti mesi di cura. Il bambino era molto spaventato, per questo sin dalla prima chemioterapia mi sono messa a giocare con lui, gli portavo dei dolcetti e giocattoli per tranquillizzarlo. Purtroppo la chemio ha pesanti effetti secondari: la pelle è diventata gialla, i suoi bei capelli sono caduti, era sempre stanco. Un giorno mi ha detto: rivoglio i miei capelli, per favore riportameli. Gli ho risposto: tu sei bellissimo, anche di più di quando sei arrivato. E se Dio vuole appena finisce la terapia ti ridarò i tuoi capelli”. Mohab adesso sta meglio, oltre alla chemio è stato sottoposto a un’operazione ma – spiega la dottoressa – ha reagito bene, è tranquillo e di ottimo umore.
Il benessere mentale e psicologico dei piccoli pazienti affetti da tumore è un elemento di primaria importanza e proprio per questo la salute mentale è stato uno degli argomenti più in risalto durante la formazione ricevuta dal personale dell’Ospedale pediatrico di Tripoli, Libia, a Firenze. Dal 4 all’8 novembre i medici Esam Mejrab e Akhabir Ehtuis, le farmaciste Khawla Kreasta e Heba Shibani e le infermiere Najah Ali e Najway Altawirghi hanno partecipato al training organizzato dal Centro di Salute Globale della Regione Toscana, tramite l’Azienda Ospedaliera Universitaria “Meyer” IRCCS, in convenzione con Terre des Hommes.
“Dobbiamo investire di più per assicurare una buona salute mentale dei bambini e dei loro genitori, offrire loro un valido supporto psicosociale per aiutarli a superare queste situazioni così difficili. Noi infermieri dobbiamo essere calmi e comprensivi, dobbiamo cercare sempre di aiutare le madri e le famiglie a essere più pazienti, sostenendole quando hanno bisogno di sfogarsi. I bambini non sono gli unici a soffrire, anche le famiglie devono essere confortate. Durante la malattia questo è uno dei punti più importanti”, spiega una delle infermiere partecipanti.
L’esperienza di una delle farmaciste che hanno partecipato alla formazione è illuminante, in questo senso. “Una volta stavo per preparare la chemioterapia per un bambino e la madre mi si è avvicinata. Mi ha detto: “Per favore, prepari questa dose con molto amore”. Quando ho cominciato a somministrarla la madre ha sorriso a me e al figlio dicendo “Questa è una vera dose d’amore”. Ora il bambino sta bene e viene solo per un controllo al mese. Da quel giorno ho iniziato a preparare tutte le chemioterapie con molto amore e augurando nel mio cuore a loro di stare bene”.
Anche l’ambiente che circonda il paziente è importante. “Avere giardini, aree gioco e spazi a misura di bambino aiuta notevolmente i bambini che vivono questa esperienza traumatica. In questo senso il Meyer è un paradiso”, dice un dottore. Per questo Terre des Hommes ha aperto due spazi child-friendly nei due ospedali coinvolti nel progetto, a Bengasi e Tripoli, dove nostri operatori offrono attività ricreative ed educative ai piccoli pazienti per riportarli a una dimensione a loro più familiare, quella del gioco e della scuola. In questi spazi è disponibile per i genitori un supporto psicosociale, per aiutarli ad affrontare meglio la malattia dei figli.
La formazione ovviamente ha toccato anche argomenti molto tecnici specifici dell’onco-ematologia pediatrica: aggiornamento dei protocolli sanitari, il follow-up di trapianti di midollo osseo, la preparazione e la somministrazione delle chemioterapie, la terapia del dolore, la gestione della tossicità e gestione dei rifiuti, e le tecniche di comunicazione avanzate per migliorare il supporto ai pazienti pediatrici e alle loro famiglie.
Un programma per migliorare la qualità delle cure
L’iniziativa si inserisce nel progetto OPLA – Ospedali pediatrici libici accessibili, nel quadro più ampio del “Programma di Emergenza in Libia per il supporto dei servizi pediatrici” e offre supporto al personale sanitario degli ospedali pediatrici di Tripoli e Bengasi, con l’obiettivo di potenziare le loro competenze e migliorare la qualità delle cure offerte ai bambini e alle bambine, garantendo un accesso equo e universale ai servizi sanitari pediatrici.
In totale, il programma di formazione altamente specializzata al Meyer di Firenze ha coinvolto 16 operatori sanitari, otto da Tripoli e otto da Bengasi, tra dottori, infermieri e farmacisti.
Il progetto OPLA, che Terre des Hommes realizza in consorzio con WeWorld Onlus e Première Urgence Internationale, non si limita alla componente della formazione del personale, ma mira a garantire una migliore assistenza sanitaria di bambini e bambine, attraverso il rafforzamento dei servizi sanitari dei due ospedali e garantendo supporto psicosociale ai piccoli pazienti e alle loro famiglie.