Grazie al progetto Fursati (“La mia opportunità” in arabo) questo ragazzo oggi ha iniziato a lavorare in un hotel superando la barriera della sua disabilità del linguaggio. < strong>Altri 22 giovani con disabilità hanno trovato un impiego in altre strutture turistiche o centri comunali, oppure nella lavanderia appena inaugurata dal progetto, che rifornirà di biancheria pulita gli hotel della zona.
In tutto sono 48 le persone con vari tipi di disabilità che hanno partecipato a sessioni formative in competenze utili per entrare nel mondo del lavoro e laboratori tecnici per poter lavorare nella lavanderia.
Contro lo stigma sociale
“In Giordania le persone con disabilità spesso soffrono di uno stigma che rende difficile il loro inserimento nella società e ancora di più nel lavoro”, spiega Roberta Zappulla, project manager del progetto, che è finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).
“Per questo, oltre a cercare di offrire loro delle opportunità lavorative, abbiamo condotto varie campagne di sensibilizzazione per favorire l’inclusione delle persone con disabilità, che hanno coinvolto oltre 4.500 membri delle comunità locali. Abbiamo deciso di focalizzarci sui giovani perché in zona esistono delle strutture per bambini con disabilità, mentre una volta maggiorenni queste ragazze e ragazzi non hanno alcun sostegno e non possono raggiungere una loro autonomia”.
Una festa per la conclusione
Il 25 settembre si è tenuto l’evento finale del progetto, ospitato dal villaggio culturale Little Petra, che ha riunito tutte le entità che hanno collaborato a vario titolo alla buona riuscita del progetto.
Al microfono si sono susseguiti i rappresentanti di AICS, Terre des Hommes, Petra Association for Special Education, il Consiglio Superiore per i Diritti delle Persone con Disabilità e l’Autorità della Regione di Petra per lo sviluppo e il turismo.
Ma soprattutto hanno preso la parola due dei beneficiari del progetto, che hanno testimoniato come questa esperienza abbia cambiato loro la prospettiva di vita, avendo potuto acquistare maggiore autostima e autonomia dalle famiglie.
La giornata si è conclusa con alcune esibizioni di danze folkloristiche giordane.