Una nuova vita per Aicha e la sua bambina - Terre des Hommes Italia

Una nuova vita per Aicha e la sua bambina

Il mio ex marito è un uomo violento e narcisista. Quando stavo con lui mi picchiava ogni giorno, lo faceva anche davanti ai nostri sette figli. Ero totalmente dipendente da lui, per questo ero depressa, avevo perso ogni fiducia in me stessa, non sapevo cosa fare”. A parlare è Aicha, una donna di Nouakchott, la capitale della Mauritania.
L’abbiamo incontrata al RIHAB, il centro di ascolto e accoglienza delle vittime di violenza di genere e per la tutela dei diritti dell’infanzia creato dall’ALCD, Association de Lutte Contre la Dépendance, con cui collaboriamo. Due anni fa, grazie al sostegno del centro, è riuscita a recuperare la stima in sé stessa, separarsi dal marito e ottenere il divorzio.

Da quest’anno Terre des Hommes ha deciso di dare un ulteriore aiuto ad Aicha, che vive in una baracca, coprendo le spese per l’istruzione della figlia grazie al programma di sostegno a distanza.
Mia figlia ha ritrovato il sorriso ed è diventata molto socievole con gli altri bambini”, racconta la mamma. “Ogni mattina si sveglia contenta di andare a scuola. Spero che possa continuare a studiare e diventare una donna forte e indipendente, che non faccia i miei stessi errori”.

Aicha e la figlia continuano a frequentare il centro, dove la bambina partecipa ad attività socioeducative come pittura, giochi da tavolo o sport e doposcuola. La madre può rivolgersi alle operatrici in qualsiasi momento per dei consigli. “Mi serve soprattutto per risolvere i problemi con il mio ex marito. Sono molto grata al lavoro del centro. Mi hanno aiutato a ritrovare la fiducia in me stessa in un momento difficilissimo e a credere in un futuro migliore”.

Un sostegno contro l’esclusione sociale

Assieme ad Aicha il progetto sta sostenendo una ventina di donne vittime di violenza di genere offrendo uno spazio sicuro e protetto dove sono accolte e seguite da personale esperto che le indirizza ove necessario ad altre strutture (ospedali, studi legali, servizi sociali, ecc.).
Assieme a loro ci occupiamo delle loro figlie, che trovandosi in una situazione di forte vulnerabilità potrebbero lasciare la scuola e perpetuare il ciclo che dalla povertà porta all’esclusione sociale.
Per questo le abbiamo inserite nel programma di sostegno a distanza: con i fondi raccolti potremo pagare le tasse scolastiche, distribuire kit scolastici e organizzare le attività socioeducative che permetteranno loro di diventare anche delle cittadine consapevoli dei loro diritti.

Un’attività importante del progetto è quella della sensibilizzazione della comunità ai problemi legati alla violenza di genere e sui diritti delle donne, delle bambine e le ragazze. La società mauritana è ancora di forte stampo patriarcale e la violenza è purtroppo molto diffusa.
Per questo cerchiamo di sensibilizzare i leader comunitari e tutta la popolazione, anche per far conoscere i servizi disponibili per la tutela e la protezione delle donne e dei bambini.

Vuoi adottare a distanza una bambina della Mauritania? Clicca qui

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