Il mestiere del genitore è il più difficile, si sa. Ma è ancora più difficile quando si vive in condizioni precarie e I problemi economici sovrastano ogni altra considerazione.
In molti dei nostri progetti organizziamo degli incontri con I genitori dei bambini che sosteniamo per parlare con loro di genitorialità positiva, con l’obiettivo di evitare comportamenti che arrechino danno ai loro figli, come maltrattamenti, abusi e matrimoni precoci.
In Libano, nell’ambito del progetto Makani (“Il mio posto”), ogni settimana i nostri operatori riuniscono gruppi di 15 genitori siriani rifugiati e libanesi vulnerabili incoraggiando lo scambio di esperienze tra di loro. Per esempio, parlando dei matrimoni precoci spesso emerge che molte delle madri presenti si sono sposate molto presto, prima di aver raggiunto la maggiore età.
Il racconto della loro esperienza e delle difficoltà che hanno dovuto affrontare diventa la base dalla quale gli operatori possono partire a spiegare i pericoli connessi da questa consuetudine culturale, come l’impossibilità per le neospose di continuare a studiare e accedere a lavori qualificati. Ma anche violenze domestiche e gravidanze precoci che rischiano di danneggiare seriamente la salute delle adolescenti.
L’importanza di cambiare idea
In una delle sessioni una madre ha raccontato che sua figlia di 15 anni era stata promessa in sposa, come voleva la tradizione familiare, e presto si sarebbe sposata.
Dopo qualche giorno l’operatrice che aveva condotto la discussione ha incontrato la madre, che le ha raccontato di aver cambiato idea. Voleva posticipare il matrimonio a quando la figlia avrebbe compiuto almeno i 18 anni.
Lei e la figlia sono state invitate a partecipare alla sessione successiva e alla fine hanno deciso di annullare il fidanzamento, sostenendo che questi incontri sono stati preziosi per capire meglio le implicazioni di queste consuetudini.
Le sessioni sono aperte anche ai padri e non sono pochi coloro che, a seguito delle riflessioni di gruppo, dichiarano di voler rimandare le nozze delle figlie fino alla maggiore età. In questo modo avrebbero potuto finire gli studi.
Un altro tema collegato ai matrimoni precoci è l’educazione sessuale.
Spesso le adolescenti date in sposa così piccole non sanno nulla dei rapporti sessuali e rimangono traumatizzate.
Durante gli incontri i genitori spesso ammettono che non sanno come affrontare l’argomento con le figlie, considerandolo un tabù.
Alcune mamme hanno raccontato di aver detto ai figli che erano stati comprati al mercato, per evitare qualsiasi ulteriore discussione. Nel corso dell’incontro la nostra operatrice ha fatto capire che però una simile spiegazione può portare i bambini a sentirsi estranei alla famiglia.
Insomma, ogni sessione è un viaggio di apprendimento e riflessione, che tocca vari aspetti di problemi urgenti. Dalla comprensione dei rischi alla discussione delle soluzioni, ogni incontro è un passo avanti verso la consapevolezza.
Il progetto Makani è realizzato in Libano e Italia da Terre des Hommes assieme a Cospe e dalle organizzazioni libanesi Ana Aqra e Abaad con fondi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.