Il lavoro di Terre des Hommes in LIBANO
Il Libano è il paese con il più alto numero di rifugiati pro capite, in quanto ci sono circa 1,5 milioni di rifugiati siriani e 180.000 rifugiati palestinesi su una popolazione di meno di 6 milioni di abitanti. Dopo l’introduzione di norme più stringenti nel 2015, solo il 9% dei rifugiati è riuscito ad ottenere il permesso di residenza, mentre gli altri vivono in insediamenti informali in condizioni di marginalizzazione e vulnerabilità . Dopo il Covid e la terribile esplosione nel porto di Beirut, questo paese sta vivendo una profonda crisi socioeconomica che ha portato sotto la soglia di povertà l’82% delle famiglie libanesi e oltre il 90% dei rifugiati.
In questo contesto i bambini sono quelli che pagano più duramente le conseguenze: solo il 43% dei bambini sono stati iscritti a scuola nell’anno scolastico 2021-2022, data la mancanza di strutture scolastiche a basso costo e i prezzi dei trasporti. Il 30% degli adolescenti che prima frequentava la scuola ha interrotto gli studi. Tra i bambini rifugiati, per alleviare la povertà delle famiglie oltre 27.500 lavorano al di sotto dell’età minima consentita e il 20% delle ragazze adolescenti dai 15 ai 19 anni si sono sposate precocemente.
Terre des Hommes è presente in Libano dal 2006 con progetti d’aiuto umanitario focalizzati sulla protezione dei bambini più vulnerabili e sull’educazione inclusiva.
COME AIUTIAMO LE BAMBINE E I BAMBINI IN LIBANO?
- Per recuperare gli anni persi di scuola e per inserire i bambini rifugiati nel sistema scolastico pubblico con il progetto Back To The Future abbiamo creato dei centri educativi dove possono acquisire conoscenze di base di arabo, matematica e inglese, partecipare ad attività extrascolastiche e di doposcuola. Le attività sono aperte anche ai bambini libanesi più vulnerabili. Abbiamo riabilitato molte scuole dotandole anche di campi sportivi. Un’attenzione particolare è dedicata ai bambini con disabilità , promuovendo un’istruzione di qualità e inclusiva, e ai bambini a rischio di sfruttamento e matrimonio precoce. Altri interventi con la stessa metodologia educativa sono dedicati ai bambini rifugiati palestinesi più vulnerabili.
- Per ridurre le disparità nell’accesso all’istruzione primaria dei bambini a rischio di esclusione sociale e povertà educativa abbiamo avviato il progetto Makani assieme a Cospe e dalle organizzazioni libanesi Ana Aqra e Abaad con fondi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Oltre 4.000 bambini possono beneficiare di programmi educativi non formali e servizi di protezione dell’infanzia, insieme a 3900 genitori attraverso attività di empowerment della comunità e iniziative economiche.
- Contribuiamo alla lotta contro la violenza domestica e di genere, attraverso il coinvolgimento delle comunità e delle ragazze. Con il progetto She Leads vogliamo far sentire la voce delle ragazze e farle partecipare ai tavoli istituzionali dove vengono prese le decisioni. In questo modo è possibile promuovere un cambiamento culturale nella società , per sconfiggere le discriminazioni e puntare verso la parità di genere.
- Abbiamo portato avanti interventi dedicati alle comunità più colpite dall’esplosione di Beirut, con attività di formazione degli ufficiali pubblici sulla protezione dei bambini, campagne di sensibilizzazione sui diritti dell’infanzia e ristrutturazione di luoghi pubblici, attività psicosociali per i bambini e genitori.
I nostri principali donatori in Libano sono il Fondo Madad dell’Unione Europea, Unicef, l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) e Il Ministero per la Cooperazione olandese.
Risorse
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