Quando gli occhiali possono cambiare la vita - Terre des Hommes Italia

Quando gli occhiali possono cambiare la vita

A nessuno (o quasi) piace mettere gli occhiali, specialmente se sei un’adolescente e vuoi piacere ai ragazzi.

Ma per Lara è diverso. È arrivata a 12 anni senza lamentarsi mai del fatto di non vederci bene, anche perché non frequentando la scuola fino a pochi mesi fa riusciva a cavarsela lo stesso e non voleva porre un ulteriore problema alla sua famiglia, che già ne ha tanti.

Una storia difficile

Infatti Lara è una rifugiata siriana, con la sua famiglia è scappata in Libano a causa del conflitto, nella regione della Bekaa, e vivono in un insediamento informale di tende, dove d’inverno si gela, perché non hanno i soldi per affittare una vera casa.

Da qualche mese però la ragazzina è stata inserita in un corso gratuito di alfabetizzazione e aritmetica di base offerto dal progetto Back to the Future IV, “Un ambiente protettivo e opportunità educative per i bambini e le bambine vulnerabili in Libano che non frequentano la scuola”. Una componente importante del progetto è la formazione degli insegnanti, ed è proprio grazie a questo che la sua maestra è stata in grado di identificare il problema di Lara e segnalare il caso. Rapidamente è stato fissato un appuntamento con un oculista, che è rimasto sorpreso dal fatto che Lara non avesse manifestato alcun problema in precedenza, visto che le è ha riscontrato un profondo deficit visivo.

Cambiamenti rapidi

Lara era molto timida, partecipava con difficoltà alle lezioni e non riusciva a esprimere i suoi sentimenti; raramente rispondeva alle domande in classe, probabilmente a causa dei suoi problemi di vista“, racconta la sua insegnante, Sara.

Dopo la visita oculistica Lara ha potuto avere gratuitamente un paio di occhiali correttivi e lei stessa scelto la montatura. In breve tempo si sono registrati miglioramenti significativi. “Indossa sempre i suoi occhiali ed è molto felice“, dice la madre di Lara.

La priorità dell’insegnante era incoraggiare Lara a partecipare maggiormente alle attività in classe e di aiutarla a esprimere i suoi sentimenti e le sue emozioni. “Durante il corso mi sono resa conto che le piace disegnare e dipingere, così alla fine di ogni lezione ho sempre chiesto agli studenti di disegnare. I disegni di Lara erano molto belli e una volta mi ha detto: “da grande voglio fare l’artista“.

Negli ultimi mesi, Lara ha mostrato grandi progressi, a scuola e a casa. “Mia figlia è una ragazza estremamente timida, ma in questi mesi ho visto una persona diversa; ora riesce a risolvere problemi di matematica, a leggere e a vedere chiaramente durante le lezioni“, ha aggiunto la madre di Lara. “Sono molto felice di questo cambiamento e sono grata al progetto per averlo reso possibile. So quanto è importante l’istruzione e voglio che i miei figli studino, forse avranno un futuro migliore del nostro“.

Il progetto “Back to the Future IV” è svolto da Terre des Hommes e Avsi in collaborazione con l’ufficio della Protezione Civile e degli Aiuti Umanitari dell’Unione Europea

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